25 03 2022
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Circa un italiano due vorrebbe che i brand prendessero una posizione sulla guerra in Ucraina, uno su tre non lo ritiene necessario e solo il 10% pensa che non dovrebbero fare nulla.
Cosa chiedono gli italiani alle aziende
Questi sono i risultati di un’indagine di YouGov, che specifica cosa, in concreto, si aspettano gli italiani, disposti anche a sostenere in concreto azioni quali:
- avviare una transizione energetica per non dipendere dalle zone in conflitto (56%);
- rimuovere i fornitori russi dalla catena di rifornimento (49%);
- donare ad associazioni umanitarie che operano nelle zone del conflitto (42%);
- intraprendere iniziative aziendali per sostenere i dipendenti colpiti dalla guerra (41%);
- interrompere le operazioni in Russia, ma continuare a pagare i dipendenti (37%);
- comunicare la propria posizione contro la guerra (35%).
Nel caso di aziende che sostenessero la guerra Putin la reazione sarebbe il boicottaggio (43%) e, se comunque venissero mantenuti fornitori legati al governo russo, i consumatori italiani opterebbero sempre per boicottare, con un ulteriore 22% che ridurrebbe gli acquisti.
Dati e ricerche