02 12 2021
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La salute è il fattore che incide di più nelle scelte di acquisto alimentari degli europei (80%), seguita da prezzo (20%) e sostenibilità (9%).
Lo rivela lo studio The Conscious Consumer condotto da Deloitte, che ha preso in considerazione oltre 17.000 consumatori di 15 Paesi: Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Spagna, Svezia, Svizzera e UK.
Più verdura e meno carne nei piatti
L’attenzione alla salute, aumentata dopo l’arrivo della pandemia, ha portato a modifiche delle abitudini alimentari con aumento della verdura (64%), diminuzione della carne (51%) e più attenzione ai prodotti locali (64%).
In aumento anche i pasti preparati a casa (54%) e il risparmio del packaging, ad esempio nel delivery (47%).
Il ruolo del prezzo
Il prezzo rimane comunque fondamentale, ma il 78% degli italiani si dichiara disponibile a pagare il 5% in più per alimenti davvero sostenibili, per generi alimentari locali (79%), biologici e fair trade (entrambi 76%).
Un aspetto interessante da rilevare è che i consumatori italiani si aspettano si aspettano supermercati più attivi nell’informazione per scelte salutari e sostenibili con un’attività di educazione alimentare (66%), ma anche eliminando dall’offerta prodotti che non fanno bene.
Dati e ricerche