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04 06 2020

L’imprenditorialità come motore della ripartenza

La ripresa dopo l’emergenza Covid-19 deve avere al centro una nuova idea di imprenditorialità. Intorno a questo concetto si è sviluppato il Webinar che si è svolto ieri, organizzato dal Politecnico di Milano.

 

Perseveranza o innovazione

“Di fronte a situazioni come quelle che viviamo si può reagire con perseveranza o innovazione – ha detto Massimo Colombo, professore di Entrepreneurial Finance – Sono due strategie diverse: resistere è soprattutto un problema di liquidità, che deve far leva sulle garanzie dei crediti bancari. Innovare è più rischioso perché richiede una trasformazione radicale, più strumenti e spesso finanziamenti di investitori professionali”.

 

Le startup durante l’emergenza Covid-19

E le startup? Come hanno reagito all’emergenza Covid-19? Claudia Pingue del PoliHub ha spiegato che le conseguenze sono state tre:

  1. sofferenza;
  2. esplosione, grazie al cambiamento dei bisogni delle persone. Alcuni servizi digitali innovativi sono all’improvviso diventati fondamentali;
  3. cambiamento, con nuove soluzioni in grado di rispondere a problemi concreti creati dalla pandemia (ad esempio, app per segnalare code al supermercato).

“Bisogna cambiare la narrativa sulle startup, che sono sempre state viste come le protagoniste della disruption, una sorta di ‘pirati’ – ha detto Roberto Verganti, professore in Leadership and Innovation del PoliMi – Viviamo un periodo in qui bisogna ricostruire e le startup devono collaborare a questo insieme agli altri. In ogni caso, anche per loro il Covid è stato un momento di accelerazione”.

 

Digitalizzazione, velocità e creatività per affrontare la crisi

Andrea Rangone, professore di Digital Business, si è soffermato su come hanno affrontato l’emergenza le microimprese non digitali. Ha fatto l’esempio di due salumerie vicine a casa sua: in una si faceva la coda, la seconda ha invece dato la possibilità di prenotare tramite WhatsApp e questo alla fine ha fatto la differenza.

Secondo Rangone sono stati tre gli aspetti emersi durante l’emergenza:

  1. qualunque imprenditore, anche il più piccolo e tradizionale, ha dovuto imparare a usare il digitale;
  2. la velocità decisionale è diventata ancora più importante;
  3. la creatività ha fatto la differenza, alcune startup si sono imposte perché hanno saputo cogliere l’occasione per innovazioni importanti.

D’ora in poi cambierà il modo di fare innovazione? “Bisognerà modificare la logica di apprendimento – ha risposto Roberto Verganti – Ad esempio, occorre iniziare a condividere learning e dati con cui si fanno gli esperimenti”.

 

 

 

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