12 04 2021
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Il 35% delle Pmi italiane prevede di aprire una piattaforma digitale per l’e-commerce entro 12 mesi. Il dato emerge da uno studio realizzato da Banca Ifis insieme a Format Research su un campione di oltre 600 imprese.
Il dato è confortante e va a bilanciare quello sulla situazione attuale: nel nostro Paese oggi solo una Pmi su dieci vende i propri prodotti su Internet, circa un quarto di chi lo fa ha iniziato dopo l’inizio della pandemia e il 43% dopo il 2017. Esiste quindi un ritardo da colmare che, almeno in parte, è stato compreso.
In questo contesto, i comparti più avanzati sono l’agroalimentare (19%), la moda (16%) e la chimico-farmaceutica (16%).
I motivi per cui investire sull’e-commerce
Per quale motivo tra le Pmi aumenta ora l’esigenza di aprire una piattaforma di commercio elettronico? Soprattutto per diversificare i canali d’acquisto e soddisfare una richiesta del mercato.
Tra chi già si è attivato, il 39% si è preoccupato della formazione interna e circa una Pmi su cinque ha assunto appositamente nuovo personale. Ben l’85% ha scelto strutture specializzate per gestire la logistica.
Gli ostacoli da superare
Quali sono invece i motivi che frenano ancora molte Pmi a investire sull’e-commerce? L’80% ritiene di avere prodotti inadatti alla vendita sul Web, il 15% è preoccupato dalla gestione logistica, il 9% dai costi di implementazione e l’8% dalla carenza di professionalità adeguate.
Dati e ricerche