12 05 2021
Take
more.
Sono tre le leve per il rilancio del turismo in Italia, come emerge dallo studio “Comunicazione, media e turismo” realizzato dal Certa, Centro di Ricerca sulla Televisione e gli Audiovisivi su un campione di 6.000 persone in Italia, Francia, Spagna, Gran Bretagna e Germania.
Quali sono? In sintesi, questi:
- l’Italia è sempre in cima alla lista dei desideri degli europei, tanto da essere considerata la preferita dal 70% degli intervistati;
- un italiano su due conosce le regioni ancora solo di nome e potrebbe quindi andare alla ricerca di località mai visitate all’interno del Paese;
- la comunicazione e i media contribuiscono per oltre il 70% allo sviluppo e mantenimento della notorietà e attrattività delle destinazioni turistiche. Nel periodo post-pandemia potrebbero più cha mai contribuire al rilancio.
Tutti questi sono elementi importanti da tenere in considerazione in un paese come l’Italia, che è il quinto al mondo a livello mondiale per destinazione turistica dopo Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina.
Le quattro sfide per il rilancio
In Italia il settore turistico vale 233 miliardi di euro (pari al13,2% del Pil) e occupa 3,5 milioni di persone (il 14,9% della forza occupazionale). Il rapporto tra turisti stranieri (50,5%) e locali (49,5%) è molto equilibrato.
Le sfide per il rilancio sono quattro:
- confermare gli Italy lovers e convincere i dueling travelers;
- migliorare il rapporto qualità/prezzo;
- sostenere le imprese che offrono ospitalità e sviluppare il turismo sostenibile;
- riattivare la matrice di flussi nazioni/regioni e sviluppare la matrice di flussi regione/regione.
Obiettivo: rafforzare le 4s
Per vincere le sfide l’Italia, a cui è riconosciuto un grande patrimonio culturale. naturale e umano, con strutture ricettive di qualità, dovrà rafforzare le cosiddette 4s: sicurezza, sanità, servizi di trasporto e sostenibilità.
Verso il nostro Paese non esistono barriere “assolute”, ma relative di percezione di convenienza. In tutto questo, la comunicazione svolgerà un ruolo fondamentale.
Dati e ricerche