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01 10 2020

E-Commerce: il lockdown ha accelerato la trasformazione nel Retail

I giorni dell’emergenza Covid-19 hanno di fatto accelerato un processo di trasformazione verso l’e-Commerce già in atto nel Retail. Rispetto al passato è maturata la consapevolezza di quanto sia necessario sviluppare un canale di commercio elettronico completamente integrato con l’esperienza fisica. È quanto emerso al Webinar “e-Commerce & Retail: verso modelli più integrati”, organizzato dal Politecnico di Milano.

 

L’e-Commerce in Italia vale 22,7 miliardi di euro (+26%)

Riccardo Mangiaracina del Politecnico di Milano ha spiegato come in questi mesi si sia assistito a uno sblocco degli investimenti e a un aumento della consapevolezza che l’e-Commerce, a fianco del Retail tradizionale, è fondamentale.

Quanto vale l’e-Commerce b2c in Italia? Secondo i dati dell’Osservatorio del PoliMi, nel 2020 ha raggiunto i 22,7 miliardi di euro, con una crescita del 26% rispetto al 2019.

“L’incremento è da considerare ampio e non limitato solo al periodo di lockdown – ha commentato Valentina Pontiggia del Politecnico di Milano – La crescita riguarda tutti i settori merceologici a cominciare da elettronica di consumo, editoria, food & grocery e arredamento home living”.

Un altro aspetto significativo da sottolineare è che quest’anno la penetrazione dell’online sui consumi totali è stata del 7,9%, contro il 5,9% dell’anno scorso. Informatica ed editoria hanno avuto un tasso di penetrazione superiore alla media del mercato, mentre il food & grocery, pur avendolo inferiore, ha dimostrato di essere molto dinamico e con ottime prospettive di crescita. Importante l’incidenza dello smartphone sul totale dell’e-Commerce, pari al 56%.

 

La trasformazione verso l’integrazione omnicanale

“In questo momento per molti punti vendita i confini tra online e offline diventano sempre più sfumati – ha spiegato Valentina Pontiggia – Si assiste a un ridimensionamento dell’infrastruttura e all’integrazione omnicanale”.

Dalla ricerca è emerso anche che il 43% dei 300 Top Retailer presidia il canale mobile con un’app e il 56% è presente con un servizio di click & collect.

Le barriere allo sviluppo dell’approccio omnicanale sono considerate soprattutto l’organizzazione inadeguata (70%) e la carenza di cultura specifica (55%).

“Durante il lockdown si è assistito al potenziamento e alla nascita di nuove iniziative di e-Commerce, all’innovazione e potenziamento delle consegne, alla sperimentazione di nuove modalità di vendita – ha proseguito Valentina Pontiggia – Nel post lockdown ci sono state gestioni innovative degli accessi al punto vendita, nuove modalità di prova dei prodotti e di gestione di ordini e pagamenti, iniziative di integrazione omnicanale. Nel 2020 ci sarà una decrescita dei consumi degli italiani, ma stimiamo un incremento del 4,7% dei consumi online”.

 

L’acquisto online entra nelle abitudini degli italiani

Secondo Roberto Liscia, presidente di Netcomm, i consumatori si sono ormai abituati ad acquistare online e apprezzano sempre di più anche il pagamento digitale, che considerano veloce e sicuro.

“Il consumatore spinge verso l’omnicanalità, si è abituato ai servizi efficienti dell’online e ora li pretende anche nel negozio fisico – ha detto Liscia – Durante il lockdown abbiamo avuto in Italia due nuovi milioni di acquirenti online, soprattutto di alimentari e prodotti farmaceutici, e c’è stata l’esplosione del click & collect. Quando abbiamo chiesto a queste persone se proseguiranno a comprare sul Web anche una volta terminata l’emergenza, il 70% ha risposto di sì”.

Un altro fenomeno interessante registrato durante la pandemia è stata la crescita del proximity commerce, che riguarda i piccoli commercianti. E le Pmi? In Italia sono ancora in ritardo rispetto all’Europa e per recuperare terreno devono puntare su nuovi modelli: ad esempio, forme di aggregazione che consentano di fare investimenti adeguati per sviluppare l’e-Commerce.

 

Il futuro del Retail è l’integrazione omnicanale

“Il mondo del Retail nei prossimi anni registrerà un ridimensionamento dell’infrastruttura, un incremento dell’integrazione omnicanale e l’ingresso fisico di alcune dot-com”. Parola di Valentina Pontiggia del Politecnico di Milano, intervenuta a un altro Webinar dal titolo “L’e-commerce nell’Italia post-Covid”.

Ma qual è la ripartizione degli acquisti e-commerce b2b per comparti? Secondo l’Osservatorio del Politecnico di Milano quest’anno si registra una crescita del 56% del food & grocery, ma migliorano anche arredamento (+30%) e abbigliamento (+21%). La penetrazione dell’online sui consumi totali ha raggiunto il 7,9%, contro il 5,9% del 2019.

 

Potenziare food & grocery e food & delivery

Particolarmente interessanti sono i dati relativi alla percentuale di italiani che oggi hanno accesso alla spesa online nei supermercati: il 73%, contro il 68,5% dell’anno scorso. Un dato in crescita, ma che evidenzia come un italiano su quattro non possa ancora usufruire del servizio. Nello stesso modo vanno analizzati i dati sull’accesso ai servizi di food & delivery, a cui può accedere il 67% dei consumatori (erano il 47% l’anno scorso).

“Bisogna potenziare il food & grocery online e garantire l’estensione geografica di questi servizi su tutto il territorio nazionale perché esiste ancora un gap da colmare”, ha detto Valentina Pontiggia.

Dai dati dell’Osservatorio del Politecnico di Milano emerge anche che l’incidenza dello smartphone sul totale dell’e-commerce è del 56%, pari a un valore di 12.810 milioni di euro, con una crescita superiore al 40% rispetto all’anno scorso.

Quest’anno si stima che l’e-commerce crescerà del 4,7%, mentre i consumi offline diminuiranno del 19,5%.

“Il lockdown ha accelerato un processo di trasformazione già in atto nel retail relativo a prossimità, riduzione degli spazi e servizi, integrazione omnicanale – ha detto Valentina Pontiggia – Rispetto al passato è maturata una definitiva consapevolezza della necessità di sviluppare un canale e-commerce completamente integrato con l’esperienza fisica. Durante il lockdown sono cadute alcune barriere per sempre e non si tornerà più indietro. Nei prossimi anni l’e-commerce sarà sempre di più motore di crescita e innovazione del retail”.

 

Il marketing predittivo e l’e-commerce

A seguire è intervenuto Tiziano Barbagallo di Datatrics, che ha spiegato come il marketing predittivo debba essere applicato all’e-commerce.

“Il marketing predittivo è l’insieme delle strategie di marketing che, grazie a tecnologie di intelligenza artificiale, machine learning e Big Data, consente alle aziende di raccogliere e analizzare grandi quantitativi di dati – ha detto Barbagallo – Questi dati devono poi essere analizzati per poi essere utilizzati per comunicazioni personalizzate”.

Un ruolo molto importante l’avrà l’intelligenza artificiale, come ha spiegato in un altro evento – Telco per l’Italia 360 SummitLucilla Sioli, Director of Artificial Intelligence and Digital Industry DG Connect, che ha detto: “L’AI è un bene comune che può portare grandi benefici a tutta la società. Esistono anche dei rischi, ma bisogna creare un ecosistema di fiducia che ne garantisca lo sviluppo”.

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