30 07 2021
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Dopo la pandemia un italiano su tre fa la spesa alimentare su Internet. Lo rivela il recente studio “La spesa alimentare nel post-Covid: come cambia il drive to store – dall’e-commerce al total commerce“, realizzato da Citynews insieme a Comscore su un campione di oltre cinquemila persone.
I risultati dello studio
La ricerca ha evidenziato che:
- il 30% dei rispondenti ha fatto la spesa alimentare online nel periodo gennaio-marzo 2020, con una maggiore propensione nella fascia di età 35-44 anni;
- le piattaforme preferite, a eccezione di quelle del food delivery, sono siti o app di catene di supermercati specifici o marketplace online;
- tre dieci fanno la spesa su Internet almeno una volta a settimana. Per gli acquisti vengono integrati diversi siti (31%), i marketplace (32%) o siti di supermercati specifici (22%).
- Il 94% di chi fa la spesa sul web va comunque anche di persona a far la spesa in un punto vendita fisico.
- tra i fattori che incidono sulla decisione di acquisto online al terzo posto (58%) c’è la flessibilità, cioè la possibilità di comprare in qualunque momento, da remoto e in qualsiasi luogo. Per il 63% è fondamentale evitare code e tempi di attesa, e per il 64% la consegna a casa;
- circa sette persone su dieci (68%) comprano abitualmente online i prodotti base (pasta, farina, sale. zucchero), per la cura della persona (67%) o per la pulizia della casa (61%) e le bevande (59%). Il 55% acquista prodotti freschi (55%).
- importante per la soddisfazione del cliente è la consegna: dai giorni e orari (62%) alla puntualità (48%), fino (57%) al risparmio complessivo;
- i luoghi preferiti per la spesa offline sono sempre supermercati, ipermercati o catene di grandi dimensioni, ma anche negozi di piccole dimensioni;
- oltre due persone su dieci acquistano sul Web più volte durante la settimana. La prima scelta sono supermercati e ipermercati (70%), seguito da piccoli negozi (39%) o mercati rionali (15%).
Dati e ricerche