08 08 2023
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Quest’anno l’88% degli italiani ha deciso di non ridurre i viaggi rispetto al 2022 e uno su cinque li aumenterà.
Il dato, il maggiore se raffrontato con gli altri paesi europei, è contenuto nel rapporto Osservatorio EY Future Travel Behaviours.
La Spagna è la meta preferita
Il mezzo di viaggio preferito è il treno, mentre spagnoli e inglesi prediligono l’aereo. Le motivazione principali che spingono a partire sono relax (73%), desiderio di conoscere nuovi luoghi e culture (64%), trascorrere tempo con amici e familiari (54%).
A livello europeo, la destinazione preferita per le vacanze è la Spagna, seguita da Italia e Francia.
La sostenibilità al centro
La sostenibilità è un tema che diventa sempre più importante anche per il viaggiatore: una persona su due la tiene in considerazione nelle proprie scelte e due su tre si dichiarano preoccupate per l’ambiente.
Non solo: sei intervistati su dieci si sono detto disponibili anche a pagare qualcosa di più per compensare le emissioni di Co2 del loro viaggio.
Il ruolo della Generazione Z
Da un’analisi delle diverse fasce d’età emerge che la Generazione Z è la più attenta a queste tematiche ed è anche la più propensa a viaggiare all’estero.
“L’edizione di quest’anno dell’Osservatorio indaga come le abitudini dei viaggiatori in Italia e in Europa si stiano trasformando, permettendo di delineare potenzialmente quali saranno i principali trend di viaggio nel futuro – ha detto Claudio D’Angelo di EY Italia – In particolare, i comportamenti attesi e le preferenze della Generazione Z forniscono indicazioni sulle scelte di viaggio future con trend emergenti quali l’interesse a unire vacanze e lavoro nello stesso viaggio e fruire di esperienze digitali personalizzate. La sostenibilità ambientale, che ormai si consolida come un fattore importante per le scelte dei mezzi di trasporto secondo il 50% dei viaggiatori, in prospettiva avrà un ruolo ancora più determinante per le nuove generazioni che desiderano maggiori informazioni sulle opzioni di viaggio sostenibili e sono più disposte a pagare un extra per compensare le emissioni”.
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