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01 09 2020

Un operatore del turismo su quattro crede nella realtà virtuale e aumentata

L’estate sta finendo, per citare una canzone degli anni ’80, e per il turismo si avvicina la stagione dei bilanci. I più lungimiranti, però, guardano avanti e pensano a come rilanciare un settore che, a causa del Covid-19, ha vissuto uno stagione difficile.

 

L’importanza del 5G

Dallo studio “Merged reality” di Ericsson emerge così che un operatore turistico su quattro pensa che in futuro, per promuovere i viaggi, saranno sempre più importanti realtà virtuale e aumentata. E un forte impulso in questa direzione arriverà dall’adozione del 5G.

Nei prossimi anni prepariamoci quindi a scegliere la destinazione delle vacanze dopo aver già visitato la località, anche se solo grazie all’uso della tecnologia.

 

Dallo storytelling allo storyliving

Già in occasione di una delle ultime edizioni del Contentware Summit si era parlato di questi aspetti. In particolare, Simonetta Pozzi, docente dello Iulm, aveva presentato le opportunità offerte dai tour virtuali a 360 gradi, molto adatti per comunicare anche i musei- “Si passa dallo storytelling allo storyliving per vivere un’esperienza attraverso tutti i sensi”, aveva spiegato.

D’altronde, come contenuto anche in una ricerca realizzata dal Politecnico di Milano con Nielsen, le tecnologie immersive aumentano la vicinanza tra marca/luogo e individuo, spazio fisico e virtuale.

 

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