21 12 2023
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Le Pmi italiane fanno ancora fatica a tenere il passo della transizione digitale. Lo scrive l’Istat nell’ultima “Rilevazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle imprese”.
A penalizzare le Piccole medie imprese sono soprattutto la carenza di competenze specialistiche e i ritardi nel cambiamento culturale e organizzativo.
Il divario con le grandi aziende
Di conseguenza, il gap da colmare con le grandi imprese continua a essere significativo. Basti pensare che per il Digital intensity index solo il 21,3% delle Pmi del nostro Paese ha una elevata digitalizzazione, contro il 68,1% delle grandi.
Anche nell’e-commerce i progressi sono lievi e solo una Pmi su quattro analizza i dati interni.
L’uso dell’intelligenza artificiale
Per quanto riguarda l’AI nello studio si legge che “Nel 2023, il 5% delle imprese con almeno dieci addetti utilizza almeno una delle sette tecnologie di intelligenza artificiale con certa stabilità rispetto allo scorso anno (6,2%). Fanno un passo indietro le imprese con 50-99 addetti che si attestano al 5,6% (9,4% nell’anno
precedente). Rimane stabile la quota di circa il 24% delle grandi imprese”.
Quali sono gli ostacoli all’uso dell’AI? La mancanza di competenze (55,1%), i costi (49,6%) e l’indisponibilità o la scarsa qualità dei dati necessari per l’utilizzo delle tecnologie di intelligenza artificiale. Esiste poi un 14,3% di imprese che considera ancora inutile l’uso dell’AI.
Dati e ricercheTecnologia