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Per coinvolgere in modo più efficace gli utenti dei servizi in streaming, e migliorare la loro esperienza, bisogna puntare sulla personalizzazione.

Il suggerimento si evince dallo studio “State of Play” di Nielsen, secondo questa è la strategia da usare per emergere in un contesto caratterizzato dalla sovrabbondanza di offerta, tanto che ciascun utenti dedica in media oltre dieci minuti solo per scegliere cosa guardare all’interno di una piattaforma.

L’uso dei metadati dei contenuti

L’offerta è ormai così ampia che paesi come Germania, Regno Unito, Canada, Giappone e Messico mettono a disposizione complessivamente ben 2,7 milioni di titoli, di cui l’86,7% è disponibile in streaming.

In questo contesto è evidente che la personalizzazione possa fare la differenza, ma come? Ad esempio, con i metadati dei contenuti e anche un uso della pubblicità mirato.