06 10 2021
Take
more.
Dal 73% delle conversazioni sui social network dedicate alla sostenibilità emerge un sentiment negativo. I motivi? Una percezione di sostanziale inadeguatezza di aziende e istituzioni ad affrontare con efficacia il problema.
Questo il quadro preoccupante evidenziato dalla Social Sentiment Analysis di PwC Italia, condotta su oltre 160.000 conversazioni e 115.162 post tra circa 30.000 utenti da marzo 2020 a settembre 2021.
Secondo l’indagine, sui social prevale la disapprovazione (64%), seguita da rabbia (17%), tristezza (5%) e paura (2%). Solo il 27%, invece, vedo in modo positivo le iniziative finora realizzare per favorire la transizione ecologica.
A preoccupare è soprattutto il cambiamento climatico
La generazione più attenta alla sostenibilità e al ruolo che devono avere le aziende è risultata quella dei Millennial (47%), con una prevalenza delle donne (88%).
Quali sono i temi ambientali più discussi sui social? Prevale il cambiamento climatico è (40%) con oltre 10.500 post e commenti. Il 23% è preoccupato per il futuro del Pianeta e il 23% scrive in modo positivi di iniziative di sostenibilità di istituzioni e privati, come ad esempio l’International Earth Day.
Il secondo tema più dibattuto è la decarbonizzazione e al terzo posto troviamo le energie rinnovabili, considerate fondamentali ma con costi ancora troppo elevati.
A registrare il maggior sentiment positivo è la finanza sostenibile (42%), che però solo il 3% nelle conversazioni sui social media in ambito di sostenibilità.
La gente vuole più trasparenza dalle aziende
Quali sono le principali richieste dei cittadini alle aziende? Soprattutto trasparenza, inclusività e responsabilità, mentre tra gli elementi forti delle iniziative delle imprese ci sono l’approccio human-centred, il supporto al territorio e la valorizzazione dei giovani e delle competenze.
Dati e ricerche