05 08 2020
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I visitatori sono sempre più digitali anche quando acquistano, ma solo un museo italiano su cinque offre servizi di biglietteria online. È questo uno dei dati emersi in occasione di un convegno del Politecnico di Milano. Un dato che spiega come molto ci sia ancora da fare nell’innovazione digitale nei beni e attività culturali.
Questo a maggior ragione in un momento in cui il cosiddetto user generated content, soprattutto nella forma digitale, è primario per chi organizza un viaggio o una visita in un museo. Quasi un turista digitale su due (il 46%) cerca inoltre informazioni utili per fare una scelta sul Web.
Curare l’esperienza offerta ai visitatori, stimolare il loro racconto sia fondamentale anche per attrarre altre persone. Per le istituzioni culturali è importante presidiare canali non proprietari e cercare delle partnership con altri attori di una determinata destinazione.
Secondo i risultati dell’Osservatorio Innovazione Digitale dei Beni e Attività Culturali del PoliMi, i musei sono ancora carenti in questa attività: puntano sui propri canali, ma si dedicano poco a quelli terzi, che invece sono altrettanto importanti.
Realtà aumentata e virtuale nel futuro
Il digitale è inoltre poco presente anche nel supporto alla fruizione in loco, ma un museo su due intende investire in futuro sulla realtà aumentata e il 47% su quella virtuale.
Il 58% delle istituzioni culturali offre il wi-fi e il 36% le audioguide, con percentuali che salgono rispettivamente al 69% e al 40% in ambito pubblico.
Diverse lacune emergono anche nella digitalizzazione delle attività di back office (una istituzione culturale su tre ne è ancora sprovvista) così come nei piani strategici dell’innovazione digitale, assenti nel 76% dei casi.
Occorre fare sistema
Gli investimenti nel digitale sono ancora troppo bassi e le competenze riguardano prevalentemente l’attività di comunicazione.
In generale, dal rapporto dell’Osservatorio innovazione digitale nei beni e attività culturali emerge un divario da colmare tra le esigenze degli utenti e i servizi offerti dai musei. È necessario migliorare l’offerta sui propri canali e aprirsi a collaborazioni e partnership per raggiungere insieme target comuni. In sintesi, occorre fare sistema.
Le visite ai musei devono inoltre prevedere soluzioni tecnologiche in grado di coinvolgere il visitatore. L’innovazione digitale deve essere considerata sempre più importante per interfacciarsi con gli stakeholder e per migliorare l’efficienza delle organizzazioni, ma deve rientrare in una strategia complessiva con obiettivi, priorità, investimenti e competenze.
Dati e ricerche