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Un Paese sempre più digitalizzato, in cui il 78% delle persone usa l’e-commerce per lo shopping. Questo è la fotografia scattata da Eurispes nel suo “Rapporto Italia 2022″. 

Uno studio da cui emerge una sempre maggiore confidenza degli italiani con la tecnologia, a seguito della pandemia. Il periodo caratterizzato dal Covid ha portato a sfruttare sempre di più anche servizi quali la spesa a domicilio (37,7%) e i farmaci consegnati direttamente a casa (23,8%).

Gli italiani e il cellulare 

Lo stesso discorso vale per le videochiamate con parenti ed amici (60,8%), ormai entrate a far parte delle abitudini.

Non è una sorpresa, ma gli italiani amano lo smartphone. Il 66,1% lo usa anche a letto, prima di addormentarsi o appena svegli, il 54,4% mentre guarda la televisione, il 53,6% in bagno, il 50,3% a tavola quando è solo e il 26,5% anche quando è con qualcuno.

Il metaverso, un mondo ancora da scoprire 

Se il futuro è il metaverso gli italiani non sembrano, però, averlo capito ancora molto: il 56,7% degli intervistati, infatti, non sa di cosa si tratti, il 22,1% ne ha sentito parlare, ma non ha ancora le idee chiare, e solo il 21,2% dichiara di sapere bene di cosa si tratti.

Quali sono le aspettative sul metaverso? Prevale la curiosità (27,4%) e l’indifferenza (21,9%), ma non manca anche la preoccupazione (20,5%).

“Mai avremmo pensato di dover presentare il Rapporto Italia in una situazione segnata dal sommarsi della emergenza della pandemia del Covid, una tragedia che continua a mietere centinaia di vittime ogni giorno, con l’emergenza della guerra che si è aperta inaspettatamente nel nostro continente. – ha dichiarato Gian Maria Fara, presidente di Eurispes – Come comunità italiana dobbiamo oggi riflettere anche per prendere coscienza dei limiti dei nostri sistemi conoscitivi. Un dato è certo: le due emergenze si sono rivelate al mondo come fatti sorprendenti, inattesi, imprevedibili. Questo è il punto su cui riflettere, pensando a quanto sia controproducente e lontana da ogni riferimento etico la posizione di chi ha giustificato i propri evidenti limiti di analisi, conoscenza e previsione, definendo queste emergenze semplicemente delle sorprese strategiche maggiori”.