22 05 2020
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Il digitale è stato per molti l’antidoto al lockdown e continuerà a essere sempre più protagonista nella fase 2 e nel futuro del Paese. Per poterlo utilizzare al meglio bisogna però prestare la massima attenzione a tutti gli aspetti di cybersecurity, che se sottovalutati possono creare danni enormi.
Attenzione a dati e privacy
È questo l’allarme che emerge dallo studio “Covid-19 Risks Outlook”, realizzato da Marsh & McLennan e Zurich Insurance Group. Oltre un terzo degli esperti intervistati sottolinea, ad esempio, che lo smart working può implicare anche un aumento della vulnerabilità ai dati, con rischi di violazione della privacy.
Un altro dei rischi che emerge dal rapporto è la crescita del divario, nel mondo del lavoro, tra chi ha competenze digitali e chi invece non si è ancora adeguato alle rapide trasformazioni tecnologiche in atto.
In questi giorni di pandemia, inoltre, gli hacker hanno approfittato della ricerca di informazioni sul Covid-19 per usare tecniche di phishing da usare per attacchi informatici.
La rapida trasformazione digitale in atto, che ha registrato un’accelerazione durante il lockdown, non può quindi prescindere da un’elevata attenzione alla sicurezza dei sistemi informatici.
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