07 06 2024
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La sostenibilità è sempre più importante in una logica di valorizzazione del brand. Da questa premessa è iniziato uno dei dibattiti che si sono svolti nell’ambito del Forum della Comunicazione 2024, che si è svolto oggi al Magna Pars di Milano.
“Bisogna considerare la sostenibilità all’interno di ogni progetto – ha detto Ilaria Benedetto di Kmoving – La sfida è raccontarla non solo come storytelling perché la sostenibilità esiste se viene anche misurata”.
Per Luca Marini di Emex Technologies bisogna aprire su queste tematiche anche alle relazioni istituzionali e agire su più livelli per ottenere dei risultati.
Le carenze nella cultura finanziaria
Claudia Ghinfanti di Alleanza Assicurazioni ha evidenziato che in Italia una persona su dieci è analfabeta sulle tematiche finanziarie e assicurative. Il privato, affiancando il pubblico, deve quindi contribuire ad alzare il livello di cultura finanziaria.
“Abbiamo realizzato un Osservatorio con l’Università Bocconi ed è emerso che in Italia abbiamo una conoscenza di livello 56 su una scala da uno a cento – ha detto – C’è anche un gender gap e un generational gap in termini di educazione finanziaria: le donne e i giovani sono infatti meno informati”.
Per quanto riguarda le donne, una delle motivazioni è il tasso minore di occupazione e la conseguente fragilità economica. Basti pensare che, in Italia, ben quattro donne su dieci non hanno ancora un conto corrente.
“C’è poi un problema culturale – ha proseguito Claudia Ghinfanti – Dai nostri studi è emerso che persino all’età di 13 anni le ragazzine hanno una paghetta inferiore rispetto ai maschi. A tutto questo si aggiunge un minore interesse personale delle donne per le tematiche finanziarie”.
Ma c’è un dato ancora più inquietante: il 34% delle donne che subiscono violenza dipendono economicamente dal loro partner. Un elemento sui cui riflettere.
“Il divario va colmato, garantendo alle donne maggiore autonomia e indipendenza – ha concluso Claudia Ghinfanti – Come Alleanza Assicurazioni abbiano creato rubriche di consulenza su aspetti finanziari riservate alle donne ed eventi itinerari in tutta Italia per fare una cultura, anche di base, su questi aspetti”.
Una nuova figura: il Peace Manager
Antonella Zanghini di Guna ha raccontato come mai abbia un ruolo di Peace Manager all’interno dell’azienda.
“Abbiamo iniziato anni fa con un coinvolgimento nella Marcia nazionale per la pace e dopo si è proseguito a lavorare su questi temi – ha spiegato – Il mio ruolo non dipende dalle Risorse umane, ma intervengo autonomamente per risolvere situazioni conflittuali tra le persone e affiancando chi vive delle difficoltà. Tutto questo fa parte di un programma di educazione alla non-violenza, alla pace e al rispetto”.
La nascita degli spazi immersivi
Secondo Maria Grazia Mattei del Meet Digital Culture Center oggi il brand trasmette valori e ci si muove verso formule immersive. Questo significa coinvolgere tramite l’arte e la creatività, sviluppare una forte adesione.
“In tutto il mondo nascono nuovi spazi immersivi che portano a un coinvolgimento diverso – ha detto – Questo è un trend destinato a confermarsi sempre di più in futuro”.
Matteo Colle di Cap Holding, che porta l’acqua nelle case a Milano, ha raccontato di come l’azienda abbia fatto fare un’esperienza immersiva alle persone con un viaggio nel percorso dell’acqua. Questo per educare a un comportamento virtuoso.
Il panda siamo noi
Antonio Barone del WWF ha sottolineato che oggi viviamo in un ambiente caratterizzato da grande rumore. Come riuscire a catturare l’attenzione, considerando che il tempo medio di permanenza di un post su Instagram o TikTok è di cinque secondi?
“Occorre puntare su stupore e innovazione – ha detto – L’entertainment è una chiave d’accesso potente e il tema vero è come un brand riesce a comunicare sé stesso”.
Il WWF, conosciuto da tutti come ente di tutela degli animali in via d’estinzione, ha ora ribaltato il concetto con l’headline “Il panda siamo noi”, che pone l’accento sul rischio di estinzione per noi essere umani. E ha lanciato la campagna “Estinguerci, lo stiamo facendo bene”, per evidenziare i comportamenti dannosi per il Pianeta che tutti adottiamo ogni giorno.
AI e futuro della comunicazione
Al Forum si è parlato anche di intelligenza artificiale e di come il futuro della comunicazione sia legato a un suo uso responsabile.
Integrare l’intelligenza artificiale nella strategia di sviluppo del Paese non è solo un imperativo tecnologico, ma una strada verso una società più resiliente, equa e innovativa. Navigare con saggezza questa transizione richiede un impegno congiunto tra pubblico, privato e società civile per realizzare un futuro in cui la comunicazione sia un motore di progresso condiviso”
In particolare, è stato evidenziato che l’AI generativa sta trasformando il modo in cui comunichiamo e ha creato un collegamento tra la capacità umana di narrare e l’innovazione tecnologica.
L’ottimizzazione dei tempi nella produzione dei contenuti e le potenzialità creative dei nuovi strumenti digitali trovano un punto di incontro con il senso di scopo, la visione strategica e lo spirito critico grazie all’utilizzo dello storytelling come approccio integrato, responsabile e inclusivo.
Reagire in modo tempestivo
“Oggi bisogna essere in grado di dominare velocemente l’informazione in una situazione di crisi per risolvere prima il problema – ha spiegato Federico Luperi di Volocom – Grazie all’AI si può oggi tenere sotto controllo una crisi reputazionale ed evitare brutte figure”.
Luperi ha ricordato che viviamo in un contesto in cui il digitale si è mangiato tutti i media, ha moltiplicato i canali informativi e con l’intelligenza artificiale si è superata la barriera linguistica. C’è quindi una moltiplicazione infinita delle news.
Cosa può aiutare a seguire tutto?
- cultura;
- fonti;
- strumenti;
- empowerment.
Il ruolo del CSR
Un altro tema affrontato è stato quello della responsabilità sociale che va oltre l’impresa. In questo contesto, la CSR (Corporate Social Responsability) svolge un ruolo fondamentale per l’identità e la reputazione delle aziende.
Per ottenere risultati davvero significativi, le iniziative di CSR devono però oltrepassare i confini dell’impresa e coinvolgere gli stakeholder.
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