24 02 2023
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Il 68% dei consumatori tende a posticipare gli acquisti di beni non essenziali per far fronte alla situazione economica e il 90% ha un approccio molto attento al risparmio.
Questi gli elementi principali che emergono dell’ultima PwC Consumer Insights Survey, che evidenzia come una persona su due è estremamente o molto preoccupata delle situazione.
Tengono i beni locali e sostenibili
L’indagine ha preso in considerazione 9.180 persone di 25 Paesi ed evidenzia un cambiamento in atto dei modelli d’acquisto. Tra le poche note positive, il fatto che la domanda di beni locali e sostenibili rimane alta.
In particolare, nonostante i problemi, il 78% degli intervistati dichiara di essere disposto a pagare di più per un prodotto realizzato localmente o con materiale riciclato, sostenibile o eco-compatibile (77%) o da un’azienda che rispetta delle pratiche etiche (75%).
Diversificare e offrire prezzi competitivi
“La crisi legata all’aumento del costo della vita sta avendo ripercussioni a livello materiale sul modo in cui i consumatori fanno acquisiti, tanto online quanto in negozio – ha detto Erika Andreetta, partner di PwC Italia – A causa dell’aumento dei prezzi, i consumatori di tutto il mondo stanno rimandando gli acquisiti di beni non essenziali, mentre dedicano più tempo a cercare alternative più economiche. Nonostante tutti i settori interessati dalla ricerca registrino una riduzione prevista della spesa nei prossimi sei mesi, stiamo comunque notando che i consumatori continuano a scegliere prodotti realizzati in modo etico e sostenibile. Se desiderano prosperare in questo complesso ambiente macroeconomico e mantenere coinvolti i consumatori, i rivenditori devono sfruttare e diversificare i loro canali di distribuzione, offrire prezzi competitivi, investire in catene di fornitura più resilienti e compensare la crescente riluttanza dei consumatori a condividere dati online monitorando meglio la base clienti e i programmi di fidelizzazione”.
Dati e ricerche