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18 06 2024

Non c’è sostenibilità senza sostenibilità alimentare

“Non c’è sostenibilità senza sostenibilità alimentare”. Così Alessandro Perego, vicerettore per lo Sviluppo sostenibile e Impatto e Responsabile Scientifico degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, ha iniziato oggi il convegno “Sostenibilità alimentare: dalle parole ai fatti. Chi misura, raccoglie!”.

“Il cibo è un bisogno primario che purtroppo non è ancora disponibile per tante persone nel mondo – ha proseguito Perego – È fondamentale perché può significare tante cose: relazioni, socialità e anche pace, che può essere messa a rischio dall’ingiustizia alimentare. Il tema del cibo va quindi affrontato con una gestione collegiale e istituzionale”.

L’innovazione come leva

Perego ha ricordato che negli ultimi anni si sono registrati progressi nell’ambito della produttività agricola, dell’eco-efficienza, ma rimangono grandi problemi da affrontare come l’insicurezza alimentare. Basti pensare che ben un terzo della popolazione italiana ha riscontrato almeno saltuariamente difficoltà a sostenere gli acquisiti.

“C’è anche un peggioramento degli stili alimentari degli italiani e ci sono problematiche sociali nell’agricoltura – ha detto – L’innovazione emerge come leva fondamentale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità alimentare, ma è fondamentale misurare. E oltre all’innovazione deve entrare in gioco la componente etica”.

Il ruolo delle startup

Chiara Corbo, direttrice dell’Osservatorio Food Sustainability del Politecnico di Milano, ha sottolineato il ruolo fondamentale delle startup per rendere più sostenibile il settore agroalimentare.

“Le oltre 2.500 startup che operano nel settore a livello mondiale mirano soprattutto a un consumo responsabile e a sconfiggere la fame – ha detto – Esistono soluzioni innovative per utilizzare meglio le risorse agricole e ridurre gli sprechi alimentari”.

Dall’Osservatorio del Politecnico di Milano emerge l’importanza delle tecnologie digitali nel favorire la sostenibilità delle filiere agroalimentari (57%), ma anche delle biotecnologie (22%).

Le tecnologie digitali vengono usate, ad esempio, per prevenire e gestire gli sprechi, ma anche per il riutilizzo e la distribuzione. E oggi il 38% delle startup che offrono soluzioni per la sostenibilità del packaging le usano.

 

 

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