07 04 2022
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Siamo all’alba del mondo del Web 3.0 in cui il Meta-shopper sarà uno dei protagonisti. Questo è stato il filo conduttore del webinar “Discovering the Meta-shopper”, organizzato da Nextatlas.
Negli ultimi due anni, nel settore retail i trend emersi sono stati soprattutto sette:
- contestual shopping;
- full personalization;
- social buying;
- human scale retail;
- re-commerce;
- quick commerce;
- meta-retail.
I social network come canali di shopping
“I primi tre vanno ormai acquisiti in forma stabile, mentre la vera novità è il meta-retail – ha detto Elena Marinoni di Nextatlas – Nel frattempo, continua a crescere un approccio omnichannel così come le raccomandazioni personalizzate, che registrano un incremento del 47% annuale. Va poi sottolineato che i social network sono veri e propri canali di shopping ad alto tasso di conversione in cui ora si sperimenta il live shopping in streaming”.
Per lo human scale retail esiste un approccio a misura d’uomo in cui tornano importanti gli spazi fisici. Rispondono a bisogni d’appartenenza, relazioni e valore dell’esperienza sensoriale vissuta in prima persona. Gli spazi piccoli possono anche rivelarsi vantaggiosi perché offrono al cliente un maggior senso di intimità.
Il re-commerce è alimentato dal concetto di sostenibilità e dal bisogno di risparmio. In questo contesto, il mercato dell’usato cresce a doppia cifra, più del retail tradizionale. Il target è interessato al ciclo di vita del prodotto e alla sua durata nel tempo e tra i più attenti ci sono i giovani della GenZ.
Il quick-commerce, invece, risponde soprattutto a bisogni di gratificazione istantanea, risparmio di tempo e, in tempi di pandemia, sicurezza.
Il nuovo modo di acquistare
La grande novità dietro l’angolo è il Meta-shopper. “C’è ancora molto da fare per arrivare a un avvento reale, ma il sentiment generale è positivo – ha spiegato Elena Marinoni – Cambierà il modo di fare shopping con avatar, realtà virtuale, marketplace e Nft (Non-fungible token). I più interessati sono i giovani e i settori in cui si diffonderà più rapidamente saranno fashion, advertising & branding, art & design. Per essere attrattivi gli store dovranno essere flessibili e adattabili a diverse situazioni”.
In questo contesto, quale ruolo avranno i negozi fisici? Potranno tornare alla ribalta per diventare dei “palcoscenici” aumentati dalla tecnologia. Nike, ad esempio, in alcuni store ha creato degli spazi dove vengono ricreate condizioni di clima estremo in cui provare giubbotti invernali.
Le super app
Nel nuovo mondo Web 3.0 i social saranno sempre di più canali di conversione e si affermeranno le super app: meta applicazioni omnicomprensive capaci di inglobare le funzioni di diverse app. Ci sarà anche la sperimentazione degli Nft e bisognerà trasformare le fedeltà dei clienti in voglia di essere collezionisti di contenuti digitali del brand per ottenere benefit.
“Un altro aspetto importante sarà la sperimentazione di branding experience memorabili – ha concluso Elena Marinoni – Il concetto del ‘gemello digitale’, il nostro corrispettivo nel metaverso, sarà centrale, ma sarà necessario un continuo rimando tra mondo fisico e digitale”.
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