Take
more.

Torna all'indice

18 07 2022

Mercato digitale italiano: +5,3%

Nel 2021, il mercato digitale italiano ha raggiunto un valore di 75,3 miliardi di euro, con una crescita del 5,3%. Il 2022 chiuderà ancora in positivo, ma con un incremento meno marcato stimato del 3,6%.

Questi sono i dati comunicati in occasione dell’evento “Digitale per crescere” organizzato da Anitec-Assinform, l’associazione italiana delle tecnologie dell’informazione legata a Confindustria.

 

Il ruolo fondamentale dell’economia digitale

“Il Covid prima e la guerra in Ucraina dopo hanno determinato un clima di incertezza – ha spiegato Marco Gay, presidente di Anitec-Assinform – In questo contesto, il settore dell’Ict e tutta l’economia digitale possono svolgere un ruolo chiave per sostenere il Paese perché le aziende investono in questa direzione e il comparto crea valore”.

Secondo Gay, ci sono alcuni punti fondamentali da considerare: il Pnrr, un’occasione per diventare un paese moderno e sostenibile anche oltre il 2026 per cui vanno trovate soluzioni di partneriato tra privato e pubblica amministrazione. C’è poi l’industria 4.0 per cui bisogna incoraggiare una soluzione consapevole delle nuove tecnologie,e un approccio di filiera in grado di stimolare le Pmi, che sono ancora in ritardo. Altri aspetti importanti sono la cybersecurity, essenziale per proteggere le imprese e le persone dagli attacchi informatici, e la mobilità, che dovrà diventare sempre più intelligente per aprire nuove opportunità per il settore automotive italiano.

 

Puntare sulla formazione

“Oggi abbiamo un fabbisogno di competenze: sono necessari investimenti per favorire l’innovazione e lo sviluppo tecnologico delle imprese – ha detto Gay – Occorre creare un sistema di formazione diffusa basato su alcuni punti fondamentali per essere pronti ai prossimi anni, in cui avremo grandi responsabilità e nuove opportunità, C’è bisogno di responsabilità, partecipazione e azione”.

 

L’incertezza è la nuova normalità

Giancarlo Capitani, presidente di NetConsulting Group, ha spiegato che dal 2023 al 2025 assisteremo a una crescita media del mercato digitale del 6%. L’incremento sarà significativo in tutti i settori, ma pubblica amministrazione e sanità continueranno a trainare il mercato. Il mercato business cresce più del consumer grazie anche alla ripresa delle Pmi.

In particolare, la crescita ha riguardato dispositivi e sistemi (+9,1%), contenuti e pubblicità digitale (+8,7%), software e soluzioni Ict (+8%). Il cloud resta protagonista tra i digital enabler, ma accelerano anche Big data e intelligenza artificiale.

“Nel 2022 l’incertezza è diventata la nuova normalità e abbiamo fatto delle stime influenzate dalla crisi internazionale che viviamo – ha detto Capitani – Il digitale a supporto della sostenibilità è però un nuovo driver di crescita del mercato e gli impatti sul mercato del Pnrr saranno progressivi. Oggi la sfida è trasformare in progetti concreti il grande volume di risorse finanziarie messe a disposizione del Pnrr e per farlo occorre affrontare il problema della scarsità di competenze”.

La sfida è di sistema in un grande processo basato su una visione sistemica che segni un passaggio dalla fase di accelerazione digitale, avvenuta durante il lockdown, a una di vera trasformazione digitale.

 

Guidare il cambiamento, non subirlo

Secondo Alessandro Spada di Assolombarda, digitale per crescere è un titolo emblematico, ma ci sono ancora molti ritardi da superare ed è necessario farlo con la formazione. “Bisogna riuscire a guidare il cambiamento senza esserne travolti, con pragmaticità”, ha concluso.

 

 

Dati e ricerche

08 10 2024

In Italia una persona su tre ascolta podcast e audiolibri

Dati e ricerche

Read more

07 10 2024

Pubblicità al cinema, obiettivo 15 milioni di euro

Comunicazione | Dati e ricerche

Read more