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27 06 2024

Marketer contro le minacce ai brand

Le persone che si occupano di marketing sono sempre più impegnate a proteggere i brand da tutte le possibili minacce.

Lo si legge nell’ultimo Media Report pubblicato da IAS, da cui emerge che l’anno scorso il brand risk è rimasto sostanzialmente stabile, ma bisogna stare attenti alle nuove minacce quali, ad esempio, disinformazione e deepfake generati dall’AI.

Brand safety essenziale

L’area geografica più a rischio è il continente americano, che ha la media brand risk più alta anche a causa delle prossime elezioni presidenziali.

In generale, i tassi di brand risk su mobile web sono calati, ma restano più elevati rispetto a quelli su desktop.

“La brand safety è essenziale nell’attuale panorama pubblicitario, in quanto i consumatori ritengono sempre più spesso che gli inserzionisti siano responsabili del posizionamento degli annunci in prossimità di contenuti rischiosi si legge nello studio – Gli annunci vicino a contenuti che i consumatori considerano inappropriati, compresa la disinformazione, comportano addirittura una riduzione della brand favorability e fiducia che può danneggiare gravemente una marca”.

Obiettivo mitigazione del brand risk

“Le medie di brand risk a livello mondiale sono rimaste sostanzialmente invariate su base annua, con una riduzione nominale di 0,1 punti rispetto al 2022 per raggiungere l’1,7% nel 2023 – prosegue IAS  – Gran parte di questa riduzione può essere attribuita alla crescente priorità della brand safety tra i marketer, con l’80% degli esperti del settore che afferma che la mitigazione del brand risk è una delle loro principali priorità per la media quality nel 2024-15”.

 

 

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