12 10 2022
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“I marketer che utilizzano i contenuti video registrano una crescita dei ricavi del 49% rispetto a chi non li usa”. Lo ha detto Roberta Mirigliano di Yellow in occasione di un webinar organizzato oggi da Asseprim sull’importanza dei video per comunicare.
Secondo alcuni studi condotti da Tubular Insight, Wistia, Cisco e HubSpot, l’80% dei professionisti del mondo del marketing dichiara che i video li hanno aiutati a generare lead e Roi positivo. E le campagne di marketing che includono video registrano tassi di conversione superiori del 34%.
“Particolarmente significativo è rilevare che i contenuti video sui social media generano circa il 1200% di condivisioni in più rispetto ai contenuti testuali e alle immagini messi insieme – ha spiegato Roberta Mirigliano – È però sempre importante partire dall’awarness per poi passare all’engagement e, infine, alle performance. Sono tre passaggi necessari”.
Gli strumenti delle diverse fasi
Per quanto riguarda l’awarness, gli strumenti da utilizzare possono essere diversi:
- lo spot pubblicitario è il manifesto del brand, il messaggio prioritario che l’azienda vuole comunicare, il mondo possibile dietro un prodotto. La sua realizzazione è preceduta dallo studio strategico della brand identity, dal suo posizionamento sul mercato, dal target di riferimento e dall’universo competitivo;
- la telepromozione è ormai poca usata, ma ancora efficace sul target più “anziano”;
- il video corporate è un contenuto di presentazione della propria azienda destinato soprattutto alla comunicazione interna;
- il branded entertainment è la produzione di contenuti emozionanti da veicolare su social e tv con lo scopo di intrattenere.
Nelle fasi di engagement, i formati sono:
- il video storytelling social, quello oggi più richiesto perché si avvicina di più al consumatore. Si espone un vero racconto della storia che c’è dietro un brand e i canali migliori da utilizzare sono i social;
- il concept video per gli eventi è un format video che non si limita a descrivere cosa accaduto durante un evento, ma ne racconta gli obiettivi attraverso un punto di vista.
La performance riguarda i video mirati alla vendita diretta:
- il video tutorial, molto utile se si considera che il 70% delle persone lo guarda per risolvere problemi relativi a hobby, studio o lavoro. Dopo un video tutorial la gente è più portata all’acquisto;
- i motion graphics, elementi grafici animati ottimi per semplificare la spiegazione di concetti complessi.
“C’è un aspetto da tenere sempre in considerazione – ha concluso Roberta Mirigliano – Ogni video perde la sua efficacia se non è frutto del percorso di comunicazione corretto che abbiamo descritto”.
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