24 06 2024
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In Italia, la disinformazione online preoccupa e solo una persona su tre si fida delle notizie che legge.
L’allarme si leggere nel “Digital News Report 2024“, realizzato dal Master in in giornalismo “Giorgio Bocca” di Torino, che sottolinea un calo della propensione a pagare per leggere news, anche se molti dichiarano di essere disposti ad abbonarsi a un costo minore.
Nonostante un calo di interesse dovuto a questi motivi, in Italia si consultano spesso le notizie e il 63% delle persone intervistate dichiara di accedere all’informazione diverse volte al giorno.
La regina è sempre la tv
La televisione continua a svolgere un ruolo fondamentale ed è sempre la fonte più consultata (50%), ma in futuro si prevede un sorpasso dell’online.
A godere di più fiducia sono le testate considerate meno schierate, capaci di rivolgersi a diverse tipologie di persone e che aiutano a comprendere meglio le tematiche di attualità.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale
Il device più usato per accedere alle news online è lo smartphone, seguito da computer e tablet. Spesso si arriva a una notizia di interesse tramite i motori di ricerca o i social media.
Il 45% delle persone intervistate ha dichiarato di essere molto o abbastanza consapevole del ruolo dell’AI anche in questo contesto, ma non mancano le preoccupazioni, soprattutto sui temi considerati più sensibili.
L’esigenza di comprendere la complessità
Cosa fare? Dall’analisi dei bisogni insoddisfatti del pubblico emergono indicazioni chiare su come il giornalismo possa superare queste sfide – si legge nel report – È necessario andare oltre l’informazione di base, aiutando il pubblico a comprendere meglio la complessità degli eventi. Gli utenti chiedono inoltre notizie che offrano prospettive diverse, nuove e originali sui temi di attualità. Sebbene difficile, questo è il percorso da seguire per rendere i media più vicini e capaci di parlare al proprio
pubblico. Pubblico che, tuttavia, andrà conosciuto sempre meglio per poter essere realmente soddisfatto”.
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