06 10 2020
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Quali sono le nuove frontiere della comunicazione digitale? A questa domanda ha risposto oggi un evento organizzato da Iap (Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria), durante cui sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta da Nielsen.
“Dopo la crisi dovuta alla pandemia a luglio il mercato della comunicazione in Italia è cresciuto dell’8% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, mentre Uk ha perso ancora il 18% e la Spagna il 14% – ha detto Alberto Dal Sasso di Nielsen – Questa è una piccola nota positiva, ma infonde comunque un po’ di ottimismo. Viviamo un periodo in cui le barriere si sgretolano ed è difficile stabilire il confine tra cosa è digitale e cosa invece no. In generale, si avverte un’esigenza di eticizzazione e una grande domanda di regolamentazione”.
Uno scenario in grande espansione
Stefano Frausin di Nielsen ha spiegato che lo scenario digitale è oggi caratterizzato da alta performatività, alta dinamicità e pervasività. “Lo scenario è in grande espansione ed accelerazione, frutto di una crescente ‘contaminazione’ – ha detto Frausin – Risponde a dinamiche evolutive basate su efficacia, engagement, conversion ed experience”.
Secondo lo studio, in questo momento social media e influencer marketing possono essere considerati emergenti, mentre advergame e IoT sono latenti. Questi raggruppamenti sono quelli su cui l’autodisciplina sarà probabilmente chiamata a rispondere prima. In particolare, oggi si assiste a un’evoluzione del ruolo dell’influencer.
Le tendenze attuali più rilevanti sono:
- interattività maggiore;
- incremento del gaming;
- crescita dei nano/micro-influencer;
- spinta all’e-commerce e crescita del video on-demand;
- sviluppo di content-creation.
Nel medio-lungo termine si registrerà:
- consapevolezza crescente del consumatore;
- convergenza digitale;
- crescente rilevanza del video;
- sviluppo del programmatic;
- sviluppo delle tecnologie per IoT e proximity marketing;
- crescita della community di interesse e sofisticazione del targeting.
Le sei attese evolutive
Quali sono le attese evolutive? Lo studio di Nielsen ne indica sei:
- experience a 360 gradi attraverso IoT, gaming e multichannel;
- personalizzazione;
- pertinenza (selettività, professionalità, specificità);
- controllo e misurazione;
- innovazione;
- facilitazione e alleviamento.
I bisogni fondamentali nell’evoluzione normativa del digitale sono la trasparenza, la coerenza, la flessibilità, la protezione dei dati e della privacy, la Brand Safety.
“Bisogna soddisfare la domanda emergente di eticizzazione della comunicazione che deve essere più veritiera, chiara, consapevole, inclusiva e davvero customed-centred – ha spiegato Frausin – I bisogni emergenti rispondono alla percezione di specifici rischi come il potenziale danneggiamento alla brand reputation sui social o la mancanza di best practice condivise. È poi importante l’autodisciplina: la sua funzione è di prevenzione/precauzione e idealmente di anticipazione rispetto alle norme del legislatore”.
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