22 04 2024
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“Il metaverso non esiste ancora, ma va preso sul serio. E la realtà immersiva sta rivoluzionando le relazioni e i business b2b e b2c”.
Lo ha detto Roberto Esposito, Ceo & Founder di Alterside, intervenuto al webinar “Metaverso e sue applicazioni b2b per le aziende” organizzato da Asseprim.
“Di metaverso si iniziò a parlare già all’inizio degli anni 2000, ma solo più recentemente è diventato un trend sui media – ha detto – Oggi la tendenza è venuta meno, ma questo non significa che non si stiano facendo passi avanti nel settore”.
Metaverso e business
Secondo Esposito, il metaverso va invece considerato per il business soprattutto per due motivi:
- è stato guidato da Meta e dalle principali big tech nel mondo;
- le aziende coinvolte controllano il mercato dei device, ma soprattutto quello dei dati delle persone.
“Oggi abbiamo un’identità sia online sia offline e viviamo in parallelo in due mondi – ha proseguito Esposito – Il metaverso non è qualcosa di alternativo, ma è la terza dimensione. Con un visore si potrà, ad esempio, entrare in un negozio e provare dei vestiti”.
Proprietà digitale e interoperabilità
La rivoluzione della realtà immersiva è composta da una realtà virtuale, mista e aumentata. Il metaverso permette di essere proprietari dei propri beni perché introduce il concetto di proprietà digitale. Un altro aspetto importante è l’interoperabilità: tutti i mondi parlano tra di loro.
“Lo stato dell’arte del metaverso è ancora embrionale: per adesso ci sono stati metaversi che non comunicano tra di loro – ha detto Esposito – Idealmente nei prossimi anni si tenderà a fondere i metaversi in un unico ambiente, ma saranno necessari ancora diversi anni. Nel frattempo, si assiste alla crescita delle realtà immersiva, con un mercato che nel mondo ha già superato il valore di sette miliardi di euro e quest’anno continuerà a crescere del 50%”.
Lavorare in modo migliore
Cosa ha portato a questo crescente interesse? La capacità di sbloccare i modi migliori di lavorare: aumenta la produttività, l’efficienza e la collaborazione.
Le principali aree di applicazione sono:
- formazione e training;
- creatività e design;
- meeting e collaborazioni;
- relazioni e community.
“La realtà mista reinventa il modo in cui impariamo, creiamo, incontriamo e costruiamo relazioni – ha concluso Esposito – Nelle aziende, ad esempio, la formazione in VR è quattro volte più veloce rispetto a quella in aula e 1,5 più rapida dell’e-learning”.
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