17 03 2022
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La pandemia ha portato a una vera e propria Retail Revolution e ora niente è più come prima. Se ne è parlato in occasione di un webinar organizzato da Adc Group nell’ambito del NC Digital Festival.
La crescita annua dell’e-commerce è tra il 40 e il 50% in tutto il mondo, ma la quota dell’Italia incide ancora poco perché la logica del consumatore che pervade questo canale è ancora molto offline.
L’importanza dell’experience
“La pandemia ha cambiato alcuni fenomeni per sempre – ha detto Federico Capaci di Kantar – Ora si avverte di più la necessità di soddisfare il bisogno di convenienza. Sono aumentate le occasioni d’acquisto e le motivazioni del consumatore. La vera sfida è costruire i brand, considerando che più di ogni altro canale l’e-commerce evidenzia l’experience. In questo contesto la gratificazione ha un ruolo fondamentale”.
Anche per Simone Fogli del Gruppo Sanpellegrino l’esperienza che si fa vivere al cliente è fondamentale e, in cambio, si possono chiedere i dati, da molti considerati il “nuovo petrolio”.
“L’experience è fondamentale anche per noi – ha confermato Assunta Timpone di L’Oréal – Mettere al centro il consumatore può sembrare un vecchio ingrediente, ma fa sempre la differenza”.
L’e-commerce come educational
Giorgia Vago di Campari ha ricordato che fino al lockdown per Campari l’e-commerce era un canale di vendita in cui l’unica finalità era il volume. Questo perché i prodotti Campari sono sempre stati pensati come experience.
Con il lockdown l’approccio è cambiato e ora l’e-commerce punta a raccontare le marche ed è diventato fondamentale come educational. Adesso online sono venduti anche limited edition, kit e tutto entra a far parte di un approccio omnichannel.
“È possibile fare vivere delle experience tramite l’e-commerce – ha concluso Giorgia Vago – In futuro per noi il commercio elettronico sarà sempre di più un media che si aggiunge alla nostra comunicazione e una leva di attivazione di più ampio spettro”.
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