26 07 2023
Take
more.
Un marchio visto in televisione durante uno spot viene ricordato tre volte più rispetto alla pubblicità su uno smartphone.
A rivelarlo è la ricerca “Beyond Visual Attention”, promossa da Omg in collaborazione con Ainem, Ipsos e Nielsen.
Monitoraggio con AI e neuroscienze
Dallo studio, che utilizza anche intelligenza artificiale, machine learning e neuroscienze, emerge anche che, a differenza di quello che si è portati a pensare, solo il 17% degli spot viene interrotto dai telespettatori cambiando canale.
Bene anche l’audio, dove la pubblicità ha un tasso di dispersione del messaggio molto basso (solo il 2%), mentre l’effetto cala con i banner online.
Interessante notare che circa un utente su cinque ricorda i messaggi di adv trasmessi in televisione anche se in quel momento fa altro, pur ascoltando.
Davanti allo schermo l’attenzione media verso gli spot è di dieci secondi, mentre sullo smartphone si scende a due.
L’importanza di un contesto autorevole
Anche il contesto ha la sua importanza: i messaggi di adv su siti di news autorevoli sono guardati con maggiore attenzione (il 20% in più rispetto ai social).
Altre variabili sono il genere (tra le donne il ricordo dei messaggi pubblicitari è del 75% più alto), l’età (i giovani ricordano meno) e il luogo: è curioso sapere che in salotto la soglia di attenzione è del 60%, ma cala al 47% in camera da letto.
ComunicazioneDati e ricerche