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La creatività si trova di fronte a un crocevia, ma tra i Chief Marketing Officer si registra ottimismo per il futuro.

Questo emerge da “Creative at a crossroads” di Dentsu Creative, uno studio condotto tra 700 Cmo di diversi paesi quali, oltre l’Italia,  Stati Uniti, Regno Unito, Australia, Brasile, Canada, Cina, India, Spagna. 

Otto aspetti ricorrenti

Il report evidenzia otto temi fondamentali:

• conquistare il pubblico (bisogna gestire la relazione con il cliente);
• umanità aumentata (connettere tecnologie e umanità);
• capitale culturale (intrattenimento componente chiave);
• il purpose diventa reale (purpose come progetto integrante la strategia aziendale);
• finanziare paura e polarizzazione (amplificare voci indipendenti e diversificate);
• intelligenza artificiale quale potenziale “nemico” (l’AI non sostituirà l’uomo);
• connected people (mettere in contatto i talenti giusti al momenti giusto);
• prosperare in un mondo connesso (sbloccare la creatività necessaria);
• deep dive (superare il modello a silos).

Coinvolgere o essere ignorati

“Per conquistare il pubblico oggi dobbiamo connetterci negli spazi e nei luoghi che contano di più per loro – ha detto Patricia McDonald, Global Chief Strategy Officer di Dentsu Creative- La sfida è che il pubblico sta cambiando: ha nuove aspettative, nuovi comportamenti e nuovi valori plasmati da un mondo profondamente connesso. Le loro aspettative sono aumentate vertiginosamente mentre la loro attenzione si è polarizzata. Oggi più che mai possono immergersi più profondamente nelle cose che amano e trovare più facile ignorare le cose che non amano. Pertanto i brand devono essere costruiti in modi nuovi attraverso le esperienze, la cultura e l’azione. La scelta è semplice: coinvolgere o essere ignorati”.

Cogliere le potenzialità delle nuove tecnologie

“Dalla nostra ricerca viene fuori un’immagine chiara del pensiero e delle priorità dei CMO italiani. Innanzitutto, la convinzione che la creatività debba giocare un ruolo chiave nella crescita economica – ha aggiunto Niccolò Rigo, Chief Strategy Officer, Dentsu Creative Italy – Questo per spingere un’industria, quella della pubblicità, che deve imparare a prendersi più rischi per raggiungere i propri obiettivi e creare una relazione forte con i consumatori, specialmente con le nuove generazioni. Nella convinzione che per fare seguito a questa esigenza, il partner giusto è quello che sa dare una visione integrata evitando di chiudersi in silo verticali e sapendo cogliere a pieno le potenzialità delle nuove tecnologie, AI in primis”