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27 08 2024

Italia, due persone su tre fiduciose sugli sviluppi dell’AI

In Italia, il 66% delle persone è molto o abbastanza ottimista sugli sviluppi futuri dell’AI, il 37% vede l’intelligenza artificiale con un atteggiamento positivo, un altro 37% ha un atteggiamento neutro, mentre il 21% ha una certa diffidenza, che in alcuni casi diventa paura.

Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’ultimo Rapporto sull’Intelligenza Artificiale in Italia realizzato da Ital Communications-IISFA, realizzato in collaborazione con l’Istituto Piepoli e Assocomunicatori. 

Dall’indagine emerge anche che il 35% delle persone l’AI è abbinata all’area tecnologica, il 26% la considera il futuro e il 15% pensa porterà vantaggi significativi all’umanità.

Benefici e criticità

“Gli italiani elencano una serie non indifferente di benefici a carico dell’IA,
ma nello stesso tempo enumerano anche tutta una serie di criticità – si legge nel Rapporto – Da una parte si intravedono le possibilità, le potenzialità che l’IA offre e/o
offrirà. Dall’altra, restano non pochi timori e dubbi su alcune conseguenze
non prevedibili e controllabili. L’avvento dell’IA contribuirà senz’altro ad accelerare, se non determinare, complesse trasformazioni sociali, economiche, culturali.
In questo momento, tuttavia, le persone individuano i vantaggi soprattutto
in termini di efficientamento dei processi”. 

Un quadro duale

“L’intelligenza artificiale, dunque, è vista come strumento per rendere la nostra vita più sicura, più facile e più sana in molti modi, ma anche come una potenziale minaccia ai diritti e alla società nel suo complesso – conclude lo studio – In questo momento le persone disegnano, dunque, un quadro duale, diviso tra probabili benefici fattuali e possibili perdite valoriali”.

 

 

 

 

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