21 01 2020
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Quasi un italiano su due ha sperimentato un oggetto connesso, ma sono ancora troppi a non sapere cosa significhi Internet of Things. Lo rivela la ricerca Retail Transformation 2.0 curata da Digital Transformation e CFMT.
A conoscere il termine Internet delle Cose sono soprattutto giovani, con un grado di scolarità elevato e capacità digitali avanzate, mentre le difficoltà si riscontrano soprattutto, come prevedibile, tra gli over 55 e con un livello di istruzione più basso.
Il 44% soddisfatto degli oggetti “intelligenti”
Tra chi ha sperimentato oggetti di IoT, il 44% ha dichiarato la sua soddisfazione, mentre il 12% ha riscontrato delle difficoltà. Chi non la fa spesso è frenato dal timore che, ad esempio, l’elettrodomestico intelligente si attivi in modo autonomo senza poterlo controllare.
“I dati ci parlano di un’Italia che da una parte è vorace consumatrice di tecnologia, si pensi alla diffusione degli smartphone e dei social media, dall’altra arranca, complice la scarsa consapevolezza diffusa, quando si tratta di andare oltre il like su Facebook – ha dichiarato Stefano Epifani, presidente del Digital Transformation Institute – Siamo ancora diffidenti rispetto a strumenti invece sempre più diffusi, e non riusciamo ad abbandonare un timore che però fatica a trasformarsi in spinta verso la comprensione di fenomeni che stanno cambiando la nostra vita”.
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