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29 02 2024

Intelligenza artificiale? No, aumentata

“Non bisogna parlare di intelligenza artificiale, ma di intelligenza aumentata, che è un concetto più corretto. In ogni caso, comunque la si voglia chiamare, è qualcosa che mette in discussione tutti e trasformerà il mondo del lavoro. Nei prossimi anni, ad esempio, nasceranno lavori che ancora non esistono”.

Lo ha detto Dante Laudisia, vicepresidente di Assintel, in occasione della presentazione dell’Assintel Report, che si è svolta a Palazzo Lombardia.

La tecnologia per affrontare il calo demografico

“In futuro occorre tenere in considerazione il problema demografico – ha proseguito – Nel 2030, in Italia ci saranno 5,6 milioni in meno di persone. Questo dovrà cambiare anche i modelli di business e. per farlo, la tecnologia sarà di grande aiuto”.

Mercato Ict in crescita del 7,1%

Andrea Ardizzone, segretario generale di Assintel, ha poi presentato gli ultimi dati dell’osservatorio sul mercato Ict e digitale nazionale, che ha preso in considerazione un campione di mille imprese.

È emerso che nel 2023 il mercato Ict business ha raggiunto un valore di 38,6 miliardi di euro (+4,8% rispetto all’anno precedente) e quest’anno si stima sarà di 41,3 miliardi (+7,1%).

“A fare da traino sono gli investimenti in software – ha spiegato Ardizzone – La grande impresa assorbe il 56% del mercato, mentre il resto sono aziende con meno di 500 persone”.

Più in dettaglio, l’anno scorso il mercato del cloud ha sfiorato i sette miliardi di euro e nel 2024 supererà gli otto miliardi. Più ridotto, ma in grande espansione, quello dell’AI pari a 2,2 miliardi nel 2023, che dovrebbero diventare 2,8 quest’anno, con una crescita del 28%.

Investire sulla formazione

“Un aspetto da valutare con attenzione è quello delle competenza – ha proseguito Ardizzone – Negli ultimi anni, il numero di annunci pubblicitari per cercare professionisti Ict è cresciuto in modo significativo e ad oggi ne mancano 175mila. Il 54% delle ricerche sono in Lombardia e nel Lazio. In Italia, però, solo il 7% dell’offerta formativa riguarda l’Ict e ogni anno i laureati in quest’ambito sono troppo pochi: solo 9mila, con un numero ridotto di donne, pari al 23%. È quindi necessario intervenire su queste carenze”.

La spesa delle imprese

Alex Buriani, direttore di ricerca dell’Istituto Ixè, ha spiegato come viene distribuita la spesa in Ict nelle aziende:

  • soluzioni/servizi/strumenti per la collaborazione e la produttività (79%);
  • servizi di connettività e ottimizzazione della rete aziendale (73%);
  • soluzioni/servizi di sicurezza informatica (65%).

Tra le tecnologie emergenti adottate dalle aziende prevale l’Iot (12,6%), seguito da robotica (6,3%), realtà aumentata e virtuale (5,7%), AI (2,9%), blockchain e Nft (2,2%).

In quali aree emergono le principali esigenze di miglioramento delle aziende? Le risposte sono state:

  • comunicazione e marketing (31% a livello nazionale, 29,1% in Lombardia);
  • gestione dei clienti (21,9% e 23,3%);
  • sostenibilità e riduzione dell’impatto ambientale (15,9% e 19,4%).

“Quest’anno in Lombardia si stima un aumento del 16% dei budget Ict – ha detto Buriani – Attenzione però alle aziende che non adottano ancora alcuna tecnologia o servizio Ict, che sono l’8,3% in Lombardia e il 9,8% a livello nazionale. Si tratta in prevalenza di piccole imprese”.

Affrontare gli ostacoli alla digitalizzazione

Un problema da affrontare è quello degli ostacoli alla digitalizzazione. Ed è interessante rilevare come le carenze culturali e di competenze, con il 32,4% delle risposte, siano considerate più rilevanti delle risorse economiche e finanziarie limitate (31,1%).

Le cinque proposte di Assintel

Laudisia ha poi illustrato le cinque proposte di Assintel per lo sviluppo del settore:

  • valorizzazione del made in Italy digitale;
  • digitalizzazione della pubblica amministrazione;
  • equità e libera concorrenza nel mercato Ict della PA;
  • transizione digitale per le Pmi;
  • crescita delle competenze digitali nel Paese.

“La digitalizzazione è fondamentale, ma anche molto rapida e bisogna quindi stare sempre al passo con i tempi – ha detto Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia – Uno dei temi fondamentali è l’AI, ma occorre avere il coraggio di individuare i limiti entro cui può essere utilizzata”.

Attenzione alla cybersecurity

Secondo Carlo Massoletti, vicepresidente di Confcommercio Lombardia, la tecnologia è oggi un driver fondamentale e imprescindibile per le Pmi. “Cosa succederà quando le 600mila Pmi lombarde comprenderanno appieno l’importanza delle tecnologie per essere competitive? Bisogna spingerle alla digitalizzazione perché questo è importante per l’economia della Regione – ha detto – L’intelligenza artificiale cambierà il futuro, ma nei prossimi anni sarà necessaria molta attenzione al tema della cybersecurity, che diventerà fondamentale”.

 

 

 

 

 

 

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