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L’edizione 2024 del NetComm Forum, che inizierà domani all’Allianz MiCo di Milano e proseguirà fino a giovedì 9 maggio, ha come titolo “The Intelligence Commerce. Composable & Fluid, la continua ri-configurazione del retail e delle filiere”. 

Innovazioni e trend

Come già da diversi anni – siamo giunti alla 19esima edizione – l’evento si propone come un’opportunità per analizzare le innovazioni e le tendenze dell’e-commerce e del new retail, che stanno trasformando le esperienze d’acquisto, i media, la comunicazione e i settori.

A Milano parteciperanno circa 15.000 aziende nazionali e internazionali e oltre 350 aziende sponsor, con più di 200 momenti di approfondimento. 

Agilità e intelligenza

Gli organizzatori sottolineano che quest’anno si focalizzerà l’attenzione sui temi dell’agilità e dell’intelligenza “per esplorare l’evoluzione dei canali e le tecnologie digitali utili a offrire esperienze d’acquisto omnicanale, personalizzate, fluide e sostenibili con l’obiettivo di conquistare nuovi mercati”.

Un’opportunità di confronto

Roberto Liscia, presidente di Netcomm, ha commentato: “Netcomm Forum è la più importante occasione di confronto e di condivisione sul presente e sul futuro del digital retail, un settore che ha assunto la struttura di un vero e proprio ecosistema che risponde alla necessità di un’esperienza sempre più omnicanale da parte dei consumatori. Il comparto digitale è sempre più strategico per la nostra economia: non solo la rete del valore del digital retail si configura oggi come primo driver di crescita dell’economia italiana, ma occupa anche circa 378 mila lavoratori nel nostro Paese.

L’importanza della cultura digitale

“È fondamentale che le nostre imprese acquisiscano una vera e propria ‘cultura digitale’ e che possano usufruire dei benefici dell’esperienza d’acquisto multicanale, abilitata dalle tecnologie di Artificial Intelligence, blockchain, realtà aumentata, metaversi e NFT – ha proseguito – La 19esima edizione di Netcomm Forum fornirà tutte le risposte alle aziende che vogliono intercettare i bisogni dei consumatori di oggi, in Italia e all’estero”