22 05 2024
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In Italia, il 75% delle persone ha fatto negli ultimi 12 mesi ha provato almeno una volta il turismo esperienziale.
La tendenza è emersa dallo studio “Strade itinarranti” realizzato da CeRTA e Publitalia ’80.
Le cinque forme di turismo esperienziale
In cosa consiste questa forma di turismo non convenzionale? L’indagine ha individuato cinque aree:
- nutrire la mente, immergersi nella conoscenza (il turismo della cultura, dell’arte, degli spettacoli);
- attivare i sensi, mettere in moto il corpo (il turismo sportivo e delle attività outdoor non convenzionali);
- ridefinire tempo, spazio e rapporto con la natura (il turismo slow, immerso nel verde e orientato al benessere);
- la genuinità del buono, del bello e del ben fatto (il turismo enogastronomico);
- coltivare anima, mente e spirito (il turismo spirituale e religioso).
Viaggi ripetuti
Tutte esperienze che ben si prestano a essere poi condivise sui social, come in effetti fa il 78% delle persone durante o dopo il viaggio.
Un altro aspetto da considerare è che queste persone tendono a ripetere i propri viaggi, soprattutto quando si tratta di esperienze legate al rapporto con la natura e la lentezza (69,2%), all’enogastronomia (66,5%) e all’arte, cultura e spettacoli (59,2%).
Spesso sono viaggi affrontati con la famiglia o con un gruppo di persone con cui si condividono gli interessi.
Le motivazioni
A spingere verso queste esperienze è soprattutto la necessità di:
- staccare dai ritmi quotidiani (59%);
- dedicare tempo a sé stessi (47%);
- provare nuove esperienze e scoprire luoghi mai visitati (43%);
- socializzare (39%).
Dati e ricerche