26 06 2020
Take
more.
Quale ruolo hanno avuto gli influencer durante l’emergenza Covid-19? I giorni che viviamo sono l’alba di un nuovo mondo? A queste domande ha provato a rispondere un Webinar organizzato da Ipsos.
“In un periodo di trasformazione e cambiamento abbiamo vissuto emozioni contrapposte e coesistenti, in continua evoluzione – ha spiegato Nicola Neri, Ceo di Ipsos – In questo contesto, le aziende devono saper ascoltare, essere empatiche”.
Ascoltare gli utenti ed essere ai nuovi cambi di abitudine
Secondo Neri, dopo questa esperienza non saremo più così impreparati all’uso delle tecnologie. Molte persone che prima del coronavirus avevano poca confidenza con alcune tecnologie, ora si sentono come se avessero fatto un corso accelerato. E durante il lockdown, social media e servizi in streaming hanno aiutato a intrattenere e fare compagnia.
“In questo contesto, l’industria ha trovato un maggior interesse a investire nell’influencer marketing – ha spiegato Neri – Bisogna continuare ad ascoltare gli utenti e saper rispondere alle loro esigenze, ma attenzione: le nuove abitudini potrebbero anche regredire, siamo pur sempre refrattari al cambiamento”.
Empatia sempre più necessaria
Andrea Bettelli, Researcher di Ipsos, ha presentato i risultati dell’Osservatorio sull’Influencer Marketing nei giorni del Covid-19. A inizio maggio è stata condotta una Community online con trenta persone che seguono e conoscono il mondo social.
“Nei giorni del lockdown è emerso un ruolo significativo non solo degli influencer, ma anche di coloro che non lo sono in senso stretto: dai calciatori ai virologi – ha detto Bettelli – L’empatia è diventata ancora più necessaria e si è assistito a uno spostamento dei contenuti che ha riguardato una condivisione della quotidianità. In un momento difficile, la professionalità è emersa ancora di più”.
A fine maggio, un’altra indagine è stata condotta su utenti che utilizzano i social e sono follower di influencer. È emersa una relazione forte con Facebook (92%) e Instagram (83%). A crescere molto è stato Tik Tok, che ora è al 23%.
Contenuti più impegnativi
Durante il lockdown è stato fatto un uso leggermente diverso dei social, è avvenuto con maggiore frequenza per tenersi informati sull’attualità (63%) e poter contattare amici e familiari (52%).
Il 57% degli intervistati ha continuato a seguire gli stessi influencer mantenendo, nel 68% dei casi, la stessa opinione. Per gli influencer, il seguito è aumentato nel 25% dei casi.
“I contenuti sono diventati a volte più impegnativi con consigli sui comportamenti da tenere, promozione di iniziative benefiche e suggerimenti di attività per occupare il tempo libero – ha spiegato Bettelli – Dell’influencer pre-lockdown sono rimasti la fiducia e la capacità di attivare comportamenti. Oltre una persona su due ha eseguito un’azione proposta da un influencer che segue.
Le tre regole per gli influencer
Quali attività dovrebbero curare di più gli influencer? Per il 62% degli intervistati creare contenuti di intrattenimento, per il 38% consigliare e recensire prodotti e/o servizi in cui credono.
Le tre regole per gli influencer e i social durante il Covid sono:
- change;
- trust;
- activation.
Secondo Bettelli, è questo che i follower si aspettano sempre anche nel prossimo futuro.
Comunicazione