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Il digital marketing ha svolto un ruolo importante nei giorni del lockdown. Cosa è successo in questi due mesi? Se ne è parlato oggi a un evento in streaming che si è svolto nell’ambito della seconda giornata del Netcomm Forum Live.

“All’inizio abbiamo registrato un calo della comunicazione delle aziende, poi si è capito che bisogna comunicare con messaggi rassicuranti per riannodare il filo della comunicazione con i consumatori – ha detto Guido Confalonieri di Mediaset – Molte imprese hanno capito un aspetto importante: bisogna comunicare sempre e farlo tramite mezzi credibili”.

Multicanalità come fattore strategico

L’emergenza Covid-19 ha evidenziato due elementi importanti: l’aumento esponenziale delle vendite tramite i canali online e l’incremento di consumo dei media. In questo contesto, sia per il sistema dei media sia per i canali di vendita la multicanalità è diventata un fattore strategico ineludibile.

“Come televisione una volta eravamo l’emblema della comunicazione monodirezionale – ha proseguito Confalonieri – Oggi invece la tv è diventata uno strumento per la scelta di contenuti personalizzati e il customer journey è cambiato molto”.

Giovanna Hatellier di Human Highway ha ricordato che a marzo 2020, appena prima del lockdown, l’83% dei retailer tradizionali aveva un sito di e-commerce e il 44% offriva il servizio click & collect.

“Il periodo che stiamo vivendo sarà un acceleratore dei cambiamenti che erano già in atto anche tra i consumatori”, ha commentato.

Esistono diversi cluster, classificabili in base a come usano i touchpoint: dai tradizionali, che acquistano anche online ma amano l’esperienza d’acquisto tradizionale, ai fast shopper, che sanno sempre dove andare a comprare sul Web; dai contemporanei, molto attenti ai pareri di altri consumatori, agli omnicanale, abili a muoversi con disinvoltura sui diversi canali.