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Il branded content riesce a ottenere un maggior engagement rispetto alla pubblicità tradizionale. Lo sostiene uno studio condotto da Getfluence su dati Nielsen, da cui emerge un’efficacia di ben il 59% in più di brand recognition.

I segreti? Uno è la cosiddetta banner blindness, che porta molte persone a evitare alcune forme di advertising esplicite, considerate magari troppo invadenti.

La scelta del contesto migliore 

Molta più attenzione viene dedicata, invece, ai contenuti di valore in cui il brand appare in modo più discreto, ma con il risultato – se il contesto è indovinato e interessante – di rimanere maggiormente memorizzato.

Molto importante è ad esempio la scelta della testata, che deve essere considerata autorevole per un determinato target. In questo caso la fiducia diventa il vero valore aggiunto e permette di aprirsi in modo efficace a nuovi mercati.

Questo spiega come mai oggi nel mondo ben tre inserzionisti su quattro comprendano il branded content nei loro investimenti pubblicitari.