14 03 2023
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Oltre una persona su due è attenta ai comportamenti sociali, culturali o politici delle aziende e il 64% vorrebbe che i brand agissero in ambiti quali diritti civili, anti-razzismo e uguaglianza di genere.
Questi alcuni dei dati pubblicati nell’Osservatorio Civic Brands, realizzato da Ipsos e Paolo Iabichino.
Essere concreti e credibili
Secondo lo studio, per il 74% degli intervistati le imprese devono agire in modo concreto e non sono sufficienti le dichiarazioni di intenti o la pubblicità. E per il 64% i manager e gli imprenditori devono comunicare al pubblico come la pensano su determinate tematiche e cosa pensano di fare.
Non solo: il 67% delle persone ritiene che molte marche si dichiarano “socialmente responsabili“, ma poi si approfittano della situazione attuale caratterizzata da un aumento dell’inflazione.
Il 56% pensa inoltre che l’impegno delle aziende spesso è solo un modo per lavarsi la coscienza e oltre uno su due non crede all’impegno civico dei brand perché considera il loro unico interesse il profitto.
Cinque regole da seguire
Cosa fare? Le regole da seguire consigliate nel documento sono:
- dimostrare il proprio impegno in modo misurabile:
- iniziare ad attivarsi all’interno della propria comunità;
- puntare su trasparenza e continuo dialogo, anche nei fallimenti;
- considerare la vicinanza e la rilevanza rispetto al contesto;
- avere come riferimenti costanti chiarezza e coraggio.
Dati e ricerche