16 11 2022
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A IF! 2002, il Festival della creatività che si è concluso sabato scorso al Base Milano, Omar Hassan ha raccontato la sua singolare esperienza di pugile-pittore, che dipinge a colpi di guantoni intinti nei colori.
“Trasferire un gesto di rottura come un pugno in creazione è una sfida difficile – ha spiegato – Quando però ho presentato le mie opere in una piazza difficile come Londra e hanno suscitato molto interesse ho capito di essere sulla strada giusta”.
Hassan ha raccontato anche un aneddoto. Tempo fa si trovava a Miami per una mostra e una sera ha assistito a uno scippo di una signora, rimasta traumatizzata sotto la pioggia. Si è avvicinato per aiutarla e lei gli spiegò che doveva prendere un aereo poco dopo, ma che era rimasta anche senza soldi per acquistare il biglietto. Hassan si offrì di accompagnarla all’aeroporto, dove le prestò anche il denaro per acquistare il biglietto, e durante il tragitto raccontò alla signora che era a Miami per esporre i suoi quadri. Qualche giorno dopo la signora lo chiamò per ringraziarlo e restituirgli i soldi. Non solo: chiese di vedere la mostra insieme alla sua migliore amica. Quell’amica era Sharon Stone, che da quel giorno diventò una collezionista di quadri di Hassan, oltre che sua amica personale. “Tutto questo per dire che la gentilezza paga”, ha concluso l’artista.
Guida alle relazioni gentili
Aurora Ramazzotti, conduttrice e creator, ha poi affrontato il tema delle relazioni gentili insieme alla psicoterapeuta Valeria Locati.
Secondo Aurora Ramazzotti, oggi si sacrifica la gentilezza alla praticità, ma a volte bastano pochi gesti e un ascolto interessato delle persone per creare un circolo virtuoso di benessere mentale.
Cos’è la gentilezza? “Essere gentile non significa solo avere uno stile accogliente, ma è una modalità con cui si sta all’interno dei rapporti – ha detto Valeria Locati – La gentilezza oggi stupisce, fa sentire bene e ha un effetto relazionale. Significa avere cura dell’altro: dello sguardo, delle parole e della situazione che vive”.
“Per me gentilezza è qualcosa che risiede nelle piccole cose, ma richiede impegno: occorre ascoltare, accogliere e, se possibile, accompagnare – ha detto Aurora Ramazzotti – Bisognerebbe sempre chiedersi come si sente una persona in un certo momento, senza dare nulla di scontato”.
Aurora Ramazzotti ha presentato un vademecum della gentilezza:
- scegliere relazioni gentili, non “tossiche”, sgombrando le narrazioni dagli aspetti negativi;
- imparare dagli errori e guardare al passato per fare crescere la gentilezza;
- impegnarsi senza sottovalutazioni perché a volte bisogna superare anche dei pregiudizi;
- darsi la possibilità di essere genuinamente curiosi degli altri, che implica riconoscimento dell’altra persona e del suo vissuto;
- ambire a un mondo di relazioni gentili per superare la logica individualistica e autoreferenziale.
Secondo lo scrittore Mark Twain “La gentilezza è il linguaggio che il cieco può vedere e il sordo può sentire”.
Questione di stile (e fair play)
Quali sono i valori importanti nello sport? A questa domanda, secondo un’indagine condotta da Dentsu Italy, solo una persona su dieci ha risposto la gentilezza. A questa parola, però, sono stati abbinati valori importanti come lealtà, rispetto e fair play.
Ne ha parlato Gigi Datome, capitano della Nazionale italiana di basket, secondo cui “Nello sport professionistico c’è poco spazio per la gentilezza durante le performance, ma io l’ho praticata nei rapporti con i colleghi. Da giovanissimo arrivai a Siena in una squadra di campioni e ho applicato quella che è sempre stata la mia regola di vita, che in fondo è sinonimo di gentilezza: lavorare tanto e parlare poco. In questo modo mi sono guadagnato il rispetto dei ‘senatori’ della squadra”.
Dopo aver vinto il premio come migliore giocatore della serie A, Datome è poi andato a giocare nella NBA americana, dove ha dovuto ripartire da zero. “All’inizio ero visto in modo strano, anche per alcune abitudini diverse dalle loro, oltre che per il fatto di essere europeo – ha raccontato – Lì ho trovato solo gentilezza patinata, di facciata e l’impatto è stato difficile, ma ho continuato a essere me stesso. Ancora adesso pratico la gentilezza quando, ad esempio, cerco sempre di dedicare qualche minuto ai tifosi che mi fermano in modo gentile perché credo sia giusto restituire loro qualcosa. Io stesso sono un fan di Patti Smith e quando ho avuto l’opportunità di conoscerla temevo di rimanere deluso. È stata invece molto gentile e questo ha fatto aggiungere alla mia stima artistica anche quella personale”.
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