21 11 2019
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“È necessaria un’educazione all’etica digitale, ma questo non risolve tutto perché ci vuole anche la componente socio-politica”. È questo il messaggio lanciato oggi allo IAB Forum 2019 da Luciano Floridi dell’Università di Oxford, intervistato da Ferruccio De Bortoli.
“L’educazione serve a responsabilizzare, ma per un problema come quello delle fake news è necessario che ci siano anche dei controlli – ha proseguito Floridi – È come, per usare una metafora, se si facessero dei corsi ai cittadini per capire se l’acqua che esce dai rubinetti è potabile o meno. Occorrono delle verifiche alla fonte prima di fare arrivare l’acqua nelle case”.
Secondo Floridi, viviamo in una fase delicata della democrazia rappresentativa: in pochi anni si è passati da troppa delega a poca e questo passaggio così brusco va gestito.
Puntare sul capitale semantico
In futuro cosa ci aspetta? “Secondo gli antichi greci si entra nel futuro con uno sguardo al passato, quasi come si camminasse all’indietro – ha risposto Floridi – Negli ultimi anni questa corsa di spalle la stiamo facendo molto velocemente ed è quindi necessario volgere ora lo sguardo avanti”.
Floridi ha poi sottolineato che uno dei pericoli, nell’era dei social network, è la tendenza a semplificare in modo eccessivo e a estremizzare i discorsi.
“Non è sempre bianco o nero, oggi più che mai bisogna rivalutare il grigio – ha concluso Floridi – È importante sviluppare il capitale semantico di ciascuno composto da diversi elementi: dalla lettura alla musica, fino ai discorsi che si fanno con altre persone. Dall’insieme di questi elementi nasce una ricchezza che ci permette di relazionarci con la società e i suoi cambiamenti”.
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