16 09 2021
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La sostenibilità è sempre più al centro dell’attenzione dei consumatori e dei brand. Non solo, un’azienda sostenibile crea delle vere e proprie filiere virtuose. Da questa premessa si è sviluppato il webinar “Siamo solo green o sostenibili green?”, organizzato da Asseprim.
“La sostenibilità piace ai clienti e spesso anche ai finanziatori, può quindi essere considerata anche un’opportunità – ha subito detto Alberto Viganò, esperto di comunicazione – In questo contesto è importante sia il ruolo delle aziende sia il comportamento di ciascuno per arrivare a un stile di vita sostenibile”.
I tre passaggi fondamentali per la sostenibilità
Secondo Viganò, bisogna ricordare che anche il digitale inquina. Emette, infatti, CO2 più di tutto il Giappone: basti pensare che inviare un’e-mail da 1 MB inquina tanto quanto tenere acceso per un’ora una lampadina da 25 W. Questo è un tema che anche le aziende devono iniziare a prendere in considerazione.
“La sostenibilità sociale e ambientale deve inserirsi a livello di valori aziendali fino a essere parte del purpose di marca – ha proseguito Viganò – Contribuisce a definire la strategia di breve/medio termine per rafforzare organizzazione, cultura, processi e, quindi, il brand sul mercato”.
I passaggi fondamentali da compiere sono tre:
- buone norme, aspetti energetici, efficientamento;
- calcolo di emissione CO2, piani di compensazione;
- piani di compensazione attraverso progetti sul territorio.
I progetti di comunicazione sostenibili
“Le aziende devono predisporre un piano strategico di ecosostenibilità basato su comportamenti, efficientamento e micro-mobilità elettrica – ha aggiunto Viganò – E sono importanti anche progetti di comunicazione sostenibili”.
Questi ultimi devono tenere conto di:
- analisi (opportunità sui clienti);
- design (ideazione di una campagna green);
- pianificazione (lancio online/on air);
- misura (analisi dei ritorni fine tuning);
- scalabilità (replicare il progetto in altri contesti).
I principali vantaggi della sostenibilità
Anche il mondo della finanza non sta alla finestra. Gli investitori sostenibili monitorano l’impronta di carbonio delle obbligazioni corporate incluse nei loro portafogli. Tuttavia, per capire la carbon footprint non ci si può limitare alle metriche tradizionali e bisogna fare ancora dei passi avanti. Bisogna poi ricordare che anche per alcuni istituti di credito la sostenibilità ambientale è ormai un requisito per i finanziamenti.
Il ciclo di sostenibilità virtuoso offre vantaggi quali:
- costi (detrazioni fiscali);
- finanziamenti (accesso a finanziamenti europei e bandi regionali o nazionali);
- fatturato (competitività, brand equity).
Un percorso possibile deve prevedere:
- interventi di efficientamento e certificazione;
- stima degli impatti positivi sul business;
- accesso al credito agevolato green.
“Nelle grandi aziende questi percorsi sono già in essere – ha concluso Viganò – Ma nelle piccole imprese c’è ancora molto da fare”.
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