27 10 2023
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Quali sono i fattori chiave dell’attenzione alla pubblicità? Le risposte sono emerse da una recente ricerca condotta da Omnicom Media Group insieme ad Ainem (Associazione Italiana Neuro Marketing), Ipsos e Nielsen.
Si tratta del primo studio in Europa che integra machine learning, AI e neuroscienze per misurare l’attenzione agli stimoli di comunicazione.
Pianificare spazi fruibili
“È importante non solo essere visti, ma anche consentire alla nostra mente di essere utilmente coinvolta in ciò che le viene proposto dalla pubblicità – si legge nello studio – Se emergere nella comunicazione è sempre più difficile, allora diventa importante pianificare spazi realmente fruibili per le persone: per tornare a essere visti dobbiamo restituire valore a format e contesti della comunicazione oltre che ai contenuti stessi.
L’attenzione è la nuova frontiera
“L’attenzione è la prossima frontiera della competitività delle aziende – prosegue la nota – E un approccio strategico che consideri l’attenzione end-to-end può migliorare ulteriormente l’efficacia degli investimenti. Diversi contesti lavorano su diversi livelli di attenzione e, quindi, richiedono una diversa strategia”.
Bene audio e video
“Ad esempio, l’attenzione all’adv cambia in base al canale o al formato, e tra siti di meteo, news o hobby. In generale, il video ha buoni risultati come attenzione e ricordo nei diversi contesti e ambienti, e su differenti device, subito seguito dall’audio che rivela una buona attenzione cognitiva”.
“Non esiste dunque una gerarchia o un canale migliore di altri, ma diversi modi di ottimizzare l’attenzione per rispondere agli specifici obiettivi di comunicazione”, è la conclusione.
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