21 06 2022
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L’84% dei professionisti della comunicazione pensa che i dati potrebbero avere un maggiore impatto nel guidare le loro strategie. Lo ha spiegato Daniela Piccirillo, che ha presentato i risultati di un’indagine di Onclusive al Forum della Comunicazione 2022.
Dati subito e di qualità
Secondo la ricerca, il 67% degli operatori del settore pensa che i dati possano essere utili per valutare l’impatto della comunicazione e il Roi, il 48% per capire come le PR incidano sul business, il 40% per fare benchmark rispetto alla concorrenza.
Il 71% degli intervistati ritiene di ricevere troppo dati superflui e un numero insufficiente di insight rilevanti. La richiesta è di avere dati in fretta e di qualità, di cui potersi fidare (78%).
Televisione e social: un confronto
La ricerca ha analizzato anche il grado di fiducia delle fonti di informazioni. Nel pubblico adulto prevale sempre la televisione (62%), davanti ai social network (36%), mentre tra i giovani si guarda più a questi ultimi (51%) e meno alla tv (45%).
Le fonti considerate più attendibili sono:
- Sky TG 24 (73%);
- Sole 24 Ore (71%);
- Google (70%);
- Rai 1 (59%).
Dati e ricerche