03 09 2021
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In Italia, sette consumatori su dieci chiedono ai brand più attenzione all’impatto sociale e ambientale. Questo il dato saliente che emerge dall’ultimo EY Future Consumer Index, che ha chiesto le opinioni di oltre 14mila cittadini in tutto il mondo, di cui 500 in Italia.
In generale, il nuovo consumatore post-Covid spende meno in beni ritenuti non essenziali, visita meno i negozi fisici e sostiene le attività locali in un’ottica di sostenibilità ambientale.
In particolare, nel nostro Paese il 43% dei consumatori crede che gli effetti del Covid continueranno a incidere sulle nostre vite per almeno un anno, fino a quando la maggior parte della popolazione non sarà vaccinata (30%) e si creerà così l’immunità di gregge.
Ma la pandemia fa ora meno paura rispetto al passato, mentre a preoccupare sono la crisi economica (69%), la perdita di parte delle libertà e della possibilità di godersi la vita (49%), la salute della famiglia (47%).
La parole d’ordine è sostenibilità
La sostenibilità è un concetto ricorrente. Aumenta l’attenzione all’impatto ambientale (74%) e sociale (66%) di ciò che acquista e si guarda anche al cambiamento climatico (65%), e alla necessità di riciclare prodotti o imballaggi dopo il primo utilizzo (85%).
Il prezzo rimane però un aspetto fondamentale, che guida le scelte, anche se per cibo fresco si guarda soprattutto alle caratteristiche salutistiche e all’origine locale.
Occorre maggiore coerenza
A volte esiste un divario modo di pensare e azioni conseguenti. I consumatori, infatti, pur se sensibili a certi temi, finiscono per essere poco coerenti. Tra i comportamenti positivi ci sono il riuso delle borse della spesa (94%), il risparmio d’energia e d’acqua (93 e 91%), il riciclo o riutilizzo dei prodotti dopo l’uso (86%) e la riduzione delle emissioni (84%).
Ma altri comportamenti più impegnativi sono ancora troppo marginali: l’utilizzo di bici e mezzi pubblici invece dell’automobile (51%), evitare di mangiare carne (45%) e latticini (31%) e scegliere l’energia solare per la propria casa (28%).
Dati e ricerche