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13 02 2024

Giornata mondiale della radio, crescono gli investimenti

Oggi si celebra la Giornata mondiale della radio. In realtà era il 26 dicembre 1933, quando fu brevettata per la prima volta una trasmissione radiofonica in FM.

Come mai, quindi, è stato scelto il 13 febbraio il World Radio Day? La decisione fu dell’Unesco, perché proprio quel giorno si tenne la prima trasmissione delle Nazioni Unite. Era il 1946 e la guerra era terminata solo da cinque mesi.

Un comparto in crescita

Il giorno è adatto per fare il punto della situazione su un settore in buona salute.

Secondo uno studio di Confindustria Radio Televisioni basato su dati Nielsen, in Italia  gli investimenti pubblicitari – che nel 2022 valevano 370 milioni di euro – l’anno scorso sono cresciuti ancora del 6,2%.

Raccolta adv, prima la Rai

Nella raccolta pubblicitaria la parte del leone la fa ancora la Rai con il 23%, seguita da Fininvest con il 16% e Gedi con il 9%.

Molto significativo il dato sugli ascolti, con quasi 34 milioni di persone che dichiarano di averla ascoltata ogni giorno, con una penetrazione del 64,8%.

La televisione rimane sempre davanti, con il 92,4%, ma la radio conta su un pubblico ampio e affezionato, che sembra smentire quello che cantavano anni fa i Buggles con il brano “Video killed the radio star“.

In parallelo cresce anche il fenomeno dei podcast, che può contare su circa 13 milioni di persone.

RTL la più ascoltata

Quali sono le radio più ascoltate in Italia? A guidare la classifica è RTL con 5,9 milioni di ascolti giornalieri davanti a RDS (5,5 milioni) e Radio Deejay (5,4).

Tra i programmi, il più seguito è “Deejay chiama Italia“, che alla mattina raggiunge un picco di oltre 1,6 milioni di persone in ascolto, seguito da “Chiamate Roma Triuno Triuono” con il Trio Medusa, che supera quota 1,5 milioni.

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