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24 05 2023

Festival del Progresso Sociale, come comunicare la transizione ecologica

Come comunicare la transizione ecologica? A questa domanda ha dato delle risposte il primo Festival del Progresso Sociale, che si è svolto lunedì a Milano.

Ferruccio De Bortoli, giornalista, ha spiegato che ci troviamo di fronte a una polarizzazione tra chi spinge in tutti i modi verso la sostenibilità e chi, invece, la rifiuta in modo aprioristico, negando la realtà. Anche se può apparire difficile, occorre cercare il dialogo anche con queste ultime.

“Spesso sono persone che si sentono escluse e vedono con timore alcuni aspetti della transizione: si pensi alle auto elettriche, percepite come veicoli costosi riservati a chi se lo può permettere – ha detto – Nella comunicazione della transizione ecologica bisogna essere molto sinceri, responsabili, spiegare la complessità e la necessità di questo passaggio. Le diseguaglianze vanno affrontate e i costi vanno sostenuti, oltre al fatto che la transizione comporta un surplus di educazione civica.

 

I vantaggi delle energie rinnovabili

Per Enrico Ciorra di Enel le energie rinnovabili in realtà costano meno, convengono e permettono di liberarsi dalla dipendenza di forniture da altri paesi, si pensi solo al dibattito di questi mesi sul gas. Questo va comunicato in modo efficace perché molti ancora non lo sanno. “Essere sostenibili non è più solo una questione di ambiente, ma anche di business perché conviene e permette di ridurre i rischi di investimento”, ha concluso.

L’intervento di Matteo Bassetti del Policlinico San Martino di Genova è stato preceduto dalla proiezione di uno spot di Pubblicità Progresso sulle alluvioni in Italia, che risale a quarant’anni fa. Da allora, non sembra cambiato niente.

“Nulla avviene per caso, anche la pandemia ce la siamo andata a cercare – ha detto Bassetti – Il virus è arrivato all’uomo perché non sa rispettare il mondo in cui vive e lo stesso si può dire per le alluvioni. Nella comunicazione bisogna ricordare anche che ogni anno in Italia muoiono 50mila persone per batteri resistenti perché sempre più persone diventano resistenti agli antibiotici. Anche questo è un tema da affrontare nella pubblicità progresso”.

 

Spiegare la complessità

Per Simona Giacomin di Meteo Expert con la comunicazione bisogna portare i cittadini a comprendere la complessità. È sbagliato affrontare il tema del cambiamento climatico come se ci fosse ancora un dibattito in corso perché su questo tema esiste da tempo una verità scientifica accertata.

Sergio Harari dell’Ospedale San Giuseppe di Milano ha ricordato che la Pianura Padana è l’area più inquinata del mondo e questo causa decine di migliaia di morti ogni anno. “Sono indispensabili politiche ambientali efficaci, ma ci vorrebbero degli statisti capaci di guardare lontano, non solo alle prossime elezioni, un maggiore impegno dei cittadini e un coordinamento a livello europeo”.

 

Le forze naturali non sono negoziabili

Luca Mercalli, della Società Metereologica Italiana, ha ricordato che gli allarmi sul clima vengono mandati dalla comunità scientifica da cinquant’anni. “È indispensabile capire che le forze naturali non sono negoziabili, non abbiamo tempo – ha spiegato – Siamo noi a doverci adeguare in fretta tramite scelte politiche che vadano nella direzione giusta. Nella pubblicità progresso bisogna contrastare le fake news e spiegare il funzionamento delle tecnologie che favoriscono la transizione ecologica”.

Per Federico Fusari del Consorzio Ricrea nel settore rifiuti, per motivi di mero interesse elettorale immediato, non è mai stata fatta una politica orientata al futuro. Occorre un’inversione di rotta, se si vogliono ottenere risultati. Bisogna poi fare una corretta politica di informazione delle persone spiegando, ad esempio, perché è necessario fare la raccolta differenziata. In questo modo i cittadini non lo faranno solo perché obbligati, ma diventeranno più motivati e si attiveranno con più attenzione.

Remo Lucchi di Eumetra MR ha detto che ci sono molte aspettative nei confronti delle aziende perché a loro le persone chiedono una vera responsabilità sociale capace, ad esempio, di creare un equilibrato work life balance.

 

Contrastare le notizie false

Lorenzo Sassoli De Bianchi di Upa ha sottolineato il ruolo fondamentale della pubblicità progresso in un contesto come quello attuale, in cui dilagano fake news e informazioni manipolate. “È importante una guida su temi economici, sociali ed economici – ha spiegato – Le aziende cercano di fare la loro parte: c’è una responsabilità crescente, che deve però trasformarsi in comportamenti concreti”.

Per Ilaria Capua di Sais Europe bisogna sviluppare un concetto di salute circolare. “Oggi, dopo la pandemia, siamo più consapevoli della nostra vulnerabilità – ha detto – Non si può più ragionare per comportamenti stagni: la salute dipende da aria, cibo e da ciò che accade nell’ambiente. Bisogna portare avanti due direttrici: salute e sostenibilità. E questo deve essere fatto con l’informazione e la cultura”.

 

La questione femminile

Davide Arduini, presidente di Una-Aziende della Comunicazione Unite, ha spiegato che non esiste una questione femminile o maschile, ma solo una questione umana. “L’idea che per uno stesso lavoro ci siano in alcune aziende disparità di trattamento economico tra un uomo e una donna è inconcepibile – ha detto – Le lacune vanno colmate già a livello universitario: ci vorrebbero, ad esempio, più donne che frequentano le facoltà scientifiche, dove c’è ancora una predominanza di uomini”.

“Il cambiamento culturale deve avvenire insieme e bisogna essere proattivi per riuscire a raggiungere gli obiettivi di crescita comune”, ha spiegato Chiara Segre di Global Thinking Foundation.

 

 

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