11 09 2020
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“La tecnologia è alla portata di tutti e non deve essere vista come una minaccia, ma come un’opportunità”. Così Luigi Consiglio, presidente di Gea, ha sintetizzato l’edizione 2020 del Festival del Futuro, che si è svolta ieri online con il sottotitolo “Start up e investimenti, le opportunità nel mondo post-covid”.
“Ci occupiamo di trasformare le invenzioni in imprese – ha spiegato Vincenzo Russi, Co Founder e Ceo di e-Novia – Bisogna mettere in comunicazione domanda e offerta di innovazione tramite delle piattaforme pensate con questo obiettivo e pensare in un’ottica internazionale”.
Secondo Russi, i temi che possono caratterizzare gli imprenditori italiani sono due:
- cultura tecnico-scientifica;
- tessuto industriale basato sulla meccanica.
“In questi campi possiamo competere a livello internazionale uscendo anche dai soliti stereotipi che ci vedono protagonisti solo in settori, pur molto importanti, come food, fashion e design – ha proseguito Russi – In questo periodo non è importante tanto la resilienza quanto l’anti-fragilità, per poi puntare a giocare la partita con i migliori”.
Accelerare la trasformazione digitale è una necessità
Per Alberto Fioravanti, presidente e founder di Digital Magics, che si occupa di aiutare le startup digitali a nascere e crescere, occorre maggiore collaborazione tra il mondo degli innovatori e le aziende, ormai obbligate a cambiare passo per accelerare la trasformazione digitale.
“Nei prossimi anni mi auguro di non avvertire più la differenza quando torno in Italia da altri Paesi con cui esiste ancora un gap da colmare – ha spiegato Fioravanti – È importante che l’intero sistema Paese investa sempre di più sull’innovazione per diventare più competitivo”.
Enrico Pisino, Ceo Competence Center Industry Manufacturing 4.0, ha spiegato come la sua azienda metta a disposizione una vetrina tecnologica che include l’integrazione in un ecosistema. “Finanziamo al 50% le startup che vogliono crescere – ha detto – Viviamo un momento per certi aspetti ‘magico’, che offre molte opportunità e bisogna sostenere chi mette a disposizione delle progettualità. L’Italia è ancora in ritardo rispetto ad altri Paesi, ma ha fatto passi avanti e dimostra una sensibilità nuova”.
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