01 12 2020
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Meno di un italiano su due controlla le fonti delle notizie che condivide sui social network, con il risultato di contribuire alla diffusione delle fake news. Questo è il quadro preoccupante che emerge da uno studio realizzato dalla Fondazione Mondo Digitale, che partecipa al progetto Vivi Internet al Meglio.
I danni di questo comportamento sono diversi, soprattutto se si considera che il 48,2% dei giovani e il 44,8% degli adulti considera il Web la principale fonte di notizie.
La quasi totalità dei giovani (ben il 96%) predilige proprio i social network per l’informazione, che a causa delle fake news, diventano spesso mezzi di disinformazione.
I rischi della condivisione delle bufale
Ad arginare i problema ci pensa a volte il contesto familiare, a cui il 48% degli adulti e il 46% dei giovani si rivolge per un controllo. Ma non sempre basta e, nonostante alcune lodevoli iniziative, il fenomeno delle cosiddette bufale continua a proliferare in modo preoccupante.
All’ingenuità di chi condivide spesso si abbina anche la malafede di chi costruisce ad-hoc notizie false per un obiettivo ben preciso di disinformazione e strumentalizzazione.
Oltre un ragazzo su due ammette comunque di avere delle lacune da colmare e questa consapevolezza. E già una buona base di partenza da cui ripartire per contrastare il fenomeno.
Dati e ricerche