21 06 2023
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Sui tema della diversità, equità e inclusione nell’advertising e nel marketing si registrano significativi passi avanti, ma molto resta ancora da fare.
La conferma arriva da “The Global DEI Census 2023“, un’indagine promossa dalla Wfa (World Federation of Advertisers) e condotta su un campione di 13.000 professionisti del settore di 91 paesi.
Un problema per una persona su sette
Secondo la ricerca, circa una persona su sette che lavora nel comparto sarebbe pronta a lasciarlo proprio perché avverte delle carenze ancora non colmate su questi temi.
Esiste un 72% degli intervistati che rileva dei miglioramenti, ma se si fa un’analisi generale emerge l’assenza di cambiamenti significativi rispetto a due anni fa.
Età e genere elementi discriminanti
A sentirsi più penalizzate sono soprattutto le persone con disabilità (24%), le minoranze etniche (22%), le persone LGBQ+ (17%) e le donne (16%).
A essere considerati discriminanti sono, ad esempio, l’età, il genere e lo status familiare, che incidono sulla possibilità di ottenere avanzamenti professionali.
Italia, record di stress sul lavoro
Tutto questo incide anche su fenomeni di ansia e stress sul lavoro, dove proprio l’Italia detiene il record negativo: oltre una persona su due ha questo genere di problemi. Meglio va in Olanda, dove il dato scende a una persona su quattro.
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