26 01 2021
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Le imprese che punteranno con forza sul digitale e la sostenibilità hanno 2,5 probabilità in più rispetto alle altre di ripartire meglio dopo la crisi. A sostenerlo è l’ultimo studio di Accenture “The European Double Up: A twin strategy that will strengthen competitiveness”.
Secondo la ricerca , le aziende europee stimano di tornare ai livelli precedenti la diffusione della pandemia in un arco di tempo di circa un anno e mezzo. Per farlo, il 45% investe proprio su digitale e sostenibilità.
In particolare, il 40% punta sull’intelligenza artificiale, il 37% sul cloud e il 31% sugli aspetti di sostenibilità.
Inglesi ottimisti, spagnoli preoccupati
I più ottimisti in Europa sono risultati inglesi (59%), francesi (52%) e tedeschi (51%), mentre tra italiani e spagnoli la fiducia per il futuro cala rispettivamente al 34% e al 31%.
“La trasformazione digitale ha caratterizzato il panorama delle imprese nel decennio del 2010 e le società che hanno avviato la trasformazione rapidamente e su grande scala sono risultate vincenti – ha dichiarato Jean-Marc Ollagnier, Ceo di Accenture Europa – Il nuovo decennio porterà una nuova ondata di cambiamenti per le imprese, cambiamenti che saranno definiti dalla transizione alla sostenibilità. Il modo in cui le imprese europee sapranno attuare questa ‘strategia congiunta’ determinerà la rapidità con cui riusciranno ad uscire dalla crisi e come si posizioneranno per sostenere lo sviluppo nel post Covid”.
“Anche le aziende che riconoscono le opportunità che derivano dall’accelerare la propria transizione al digitale e alla sostenibilità incontrano degli ostacoli nei diversi stadi del percorso verso la “twin transformation – ha commentato Fabio Benasso, presidente e amministratore delegato di Accenture Italia – Fra le maggiori sfide, troviamo sicuramente la definizione di un modello di business efficace per realizzare prodotti sostenibili, la liberazione di risorse e la capacità di passare rapidamente da progetti pilota ad iniziative su grande scala che coinvolgono l’intera società”.
Dati e ricerche