23 02 2024
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Social sul lavoro, sì o no? A questo tema è stato dedicato l’incontro “Gestire l’uso dei social network dentro e fuori l’azienda: problematiche e limiti” organizzato dal Gruppo Intersettoriale Direttori del Personale-Human Resources Directors Association (GIDP – HRDA).
La premessa è stata che non esiste una normativa ad-hoc e devono quindi essere i regolamenti aziendali a trovare il giusto equilibrio tra tutela degli interessi delle imprese e privacy.
L’importanza della formazione
Un aspetto importante è la formazione delle persone, in modo che siano consapevoli delle opportunità, ma anche dei rischi dei social network, per evitare che venga associato il nome di un’azienda a comportamenti che ne possano ledere la reputazione.
Le dieci regole da seguire
Per favorire un uso responsabile è stato presentato il “Decalogo per un corretto uso dei social in azienda”. Questi i punti:
- documentarsi su eventuali indicazioni o codici etici che regolamentino l’uso dei social network a livello aziendale;
- restare neutrali nelle comunicazioni che possono avere un impatto anche indiretto sull’immagine dell’azienda;
- evitare la divulgazione di informazioni (documenti, foto, contatti) che potrebbero essere sottoposti a vincoli di riservatezza e confidenzialità;
- distinguere chiaramente account personali da quelli professionali;
- usare i social network durante le ore di lavoro solo se strettamente necessario e per un tempo che sia limitato e coerente con le specifiche mansioni svolte;
- rappresentare fatti in modo obiettivo e rispettoso, evitando espressioni offensive;
- avere cura di evitare tutte le commistioni che possano far confondere il pensiero della persona che lo esprime con l’immagine dell’azienda;
- utilizzare i filtri per limitare l’accesso al post ad una cerchia ridotta di soggetti, tutelandone la riservatezza;
- utilizzare i social con la stessa attenzione che si dovrebbero adottare nelle relazioni della vita “reale” senza farsi prendere la mano dall’immediatezza dello strumento;
- sviluppare una consapevolezza critica nell’uso dei social, attraverso formazione e pratiche consapevoli.
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